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Scopriamo il brand Tenuta Monte Gorna: ecco qui la nostra intervista

Tenuta Monte Gorna è un'azienda a conduzione familiare dominata da una pura passione per la terra e per il vino; una passione che si tramanda di padre in figlio da tre generazioni. La filosofia aziendale pone le sue basi nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo del territorio e la produzione di vini di qualità legati alle tradizioni.

Tutte le fasi produttive e lavorative, sia in vigna che in cantina, vengono effettuate con lo stesso rispetto dei luoghi e delle tradizioni con cui iniziò la prima generazione, mostrando dedizione e affezione per il duro lavoro svolto negli anni.
Tenuta Monte Gorna si trova sull’Etna, a 760 metri di quota, in contrada Carpene, una delle 133 contrade etnee dove si producono i vini DOC, lungo La Strada dei vini dell’Etna. Un luogo di selvaggia bellezza, immerso nel Parco regionale. L’azienda prende il nome da uno dei crateri spenti che circondano l’Etna e che tracciano il profilo del versante sud-est del vulcano.
La Tenuta Monte Gorna è attenta ai valori della tradizione e alla qualità, infatti, il suo obiettivo è quello di produrre un vino espressione delle potenzialità del territorio, coltivato in biologico, facendosi guidare dalle peculiarità climatiche e morfologiche delle aree di produzione.

A noi piacciono questi artigiani, questi produttori di prelibatezze uniche, certificate e pluripremiate: sono dei veri e propri tesori incastonati nella nostra Penisola tra mari e monti e nelle vie più sperdute di borghi e campagne. Noi non ci soffermiamo a vivere solo i loro prodotti, ma vogliamo scoprire più da vicino i protagonisti di questo brand. Ecco perché abbiamo mandato alcune domande a chi gestisce la comunicazione con noi.

Resta con noi a conoscere Tenuta Monte Gorna: leggi le risposte!
 

  • Con chi stiamo parlando?
    Sebastiano Licciardello, il tuttofare dell'azienda
     
  • L’azienda è a conduzione familiare? In che anno è nata l’azienda e chi è stato il fondatore?
    Si, la nostra è una azienda a conduzione familiare relativamente giovane. Praticamente abbiamo ereditato i vigneti da nostro nonno paterno che già lui coltivava da più di 60 anni e successivamente, dopo un lungo periodo dove le uve prodotte venivano vendute, nel 2001 abbiamo deciso di iniziare la nostra avventura familiare vinificando le uve da noi prodotte per fare i nostri vini. Possiamo dire che la nostra attività si è tramandata da generazione a generazione. Dove alla seconda generazione si deve la ristrutturazione dei terreni di proprietà, interamente reimpiantati a vigneto con le uve autoctone dell’Etna e alla terza generazione, ovvero la nostra, il compito di far conoscere i nostri vini, i nostri luoghi e il nostro lavoro agli amanti ed appassionati del vino italiani ed esteri.
     
  • Chi fu il fondatore e qual è stata la sua formazione o qual è il ramo lavorativo e professionale da cui proveniva se diverso dall’attuale?
    Solo negli ultimi 10/15 anni abbiamo assunto una forma strutturata di azienda moderna. Mio nonno era un “Capu Chiurma” ovvero era il Coordinatore di un gruppo di agricoltori e vignaioli del luogo dove si prendeva cura delle vigne di altri proprietari oltre a quelle che lui possedeva. Era un Agricoltore a tuttotondo perché anticamente le vigne erano “maritate” ovvero la coltivazione della vite avveniva in maniera promiscua insieme ad altre colture per poter garantire un reddito tutto l’anno. Io e mio padre proveniamo dal ramo tecnico, lui Geometra ed io Architetto, mia madre imprenditrice agricola nel settore cereagricolo ed oleareo in quanto in altre parti della Sicilia abbiamo altri appezzamenti, mia Sorella Arianna laureanda in economia e gestione delle aziende e mia sorella Stefania accoglienza e responsabile degustazione, grazie a lei abbiamo anche sviluppato e implementato le visite aziendali e le degustazioni dei nostri vini con varie tipologie di offerte.
     
  • Qual è il vero motivo o il fatto scatenante che sta dietro alla nascita di questa azienda e quando è avvenuto?
    I motivi che ci hanno spinto ad intraprendere questa attività sono due. Il primo è il senso di appartenenza alle nostre origini e il secondo è la voglia di prendersi cura di una piccola porzione di “paradiso terrestre” nel quale cerchiamo di comunicarlo con il risultato del nostro lavoro, ovvero: i nostri vini. Non a caso l’Etna e i suoi paesaggi, risultato di un lungo lavoro di adattamento e di convivenza dei contadini autoctoni, sono stati nominati patrimonio dell’Unesco.
     
  • Qual è il vostro rapporto con la terra d’origine e la sua tipicità? E perché le volete raccontare con i vostri prodotti?
    La particolarità dell’Etna è che ogni porzione di territorio ha delle caratteristiche uniche che possono riguardare la qualità dei suoli, versante, esposizione solare, giacitura dei suoli e altitudine. Quindi ogni vigneto rispecchia il microclima della zona in cui si trova. Noi vogliamo raccontare la bellezza e la particolarità della nostra zona. 
     
  • Qual è stato il primo prodotto che avete creato?
    Il primo vino che abbiamo imbottigliato è stato L’Etna Rosso DOC annata 2008 da Uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. E negli anni successivi si sono aggiunti un altro rosso affinato in Barrique, un Bianco Etna DOC da uve Carricante e Catarratto e un Rosato Etna DOC proveniente da uve di Nerello Mascalese. Tutti Vitigni Autoctoni dell’Etna. 
     
  • Qual è il prodotto che oggi, invece, ritenete “di punta”?
    Sono tutti prodotti “di punta” perché ogni nostro vino rispecchia non solo le peculiarità del luogo ma anche dell’annata climatica.
     
  • E qual è il prodotto che nell’intera storia dell’azienda ha portato con sé maggiormente il cuore pulsante, la filosofia e l’anima dell’azienda stessa?
    L’Etna Rosso Doc Barricato
     
  • Parliamo di oggi: quanto si è ingrandita l’azienda dal giorno della sua nascita? Possiamo avere qualche numero?
    Abbiamo iniziato con 2 ettari e oggi ne gestiamo 4,5 di ettari e in più acquistiamo partite di uve dai contadini e vignaioli della zona. Abbiamo iniziato con una etichetta con 3000 btg e oggi abbiamo 4 etichette con più di 20.000 btg l’anno. E siamo ancora alla ricerca di qualche altro ettaro da impiantare.
     
  • In questo momento: più tradizione o più innovazione?
    La tradizione è la nostra “via maestra”, sempre. Perché, soprattutto, nella parte agronomica continuiamo a rispettare i dettami e le tradizioni tramandate. Ma non possiamo negare che c’è anche tanta innovazione sia in vigna per quanto riguarda l’ottenimento di un prodotto sano grazie a degli accorgimenti ed attenzioni cercando di prevenire attacchi parassitari o di altra natura biologica, sia nella fase di vinificazione utilizzando e in fine nella commercializzazione e promozione con l’ausilio delle nuove piattaforme di condivisione e comunicazione. 
     
  • Qual è stata l’evoluzione più importante dell’azienda per farla arrivare a quello che è oggi?
    L’evoluzione più importante per noi è stata quella di esserci aperti alle visite aziendali mostrando il nostro lavoro, raccontando la nostra storia e i nostri luoghi. Questo, inaspettatamente, ci ha consentito di istaurare un legame più solido basato sulla sincerità e sulla fiducia con i nostri visitatori appassionati e curiosi dl mondo del vino.
     
  • Parlando invece del futuro: quale domani aspetterà l’azienda? C’è in programma qualche cambiamento o qualche nuovo processo evolutivo?
    Pensando al futuro quello che ci viene in mente è il miglioramento di quello che già facciamo e di quello che potremmo fare meglio. Pensiamo ad una ospitalità più ampia che possa andare dal pernottamento alla creazione di ulteriori esperienze da far vivere ai nostri visitatori.
     
  • Avete in programma di creare nuovi prodotti?
    Oltre alla vinificazione di altre uve provenienti da altre contrade per fare dei vini sempre più territoriali, abbiamo in mente di allargare la nostra offerta di prodotti sempre di derivazione vinicola però declinati con la spumantizzazione e la distillazione.
     
  • Avendo puntato su Spaghetti & Mandolino, quanto è importante per voi la vendita online, qual è stato il vostro rapporto in passato con questo canale di vendita e come lo vedete nel futuro?
    Possiamo affermare che la vendita online non è più una piccola percentuale, ma ormai rappresenta una vera e propria fetta dei nostri bilanci. Abbiamo sempre mostrato un grande interesse a questo canale di vendita ma solo adesso ci riteniamo soddisfatti per quanto riguarda la capillarità della distribuzione e il contenimento dei costi di trasporto.
     
  • Valore: qual è stato, qual è oggi e quale sarà in futuro per la vostra azienda?
    I valori che da sempre ci accompagnano in questa avventura: rispetto, dedizione e costanza.
S&M  - autoreS&M

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