Le Mafaldine Corte del Mulino di Gragnano sono un formato di pasta tipico campano, riproposte dal Mulino di Gragnano nella loro versione classica di semola di grano duro. Furono dedicate a Mafalda di Savoia quando nacque nel 1902, motivo per cui presero il nome di mafaldine o reginette, ma questo formato esisteva da molto più tempo.
È un formato di pasta corto, arricciato. Non è altro che la versione già spezzata della mafaldina lunga, ottima dunque per la "pasta mischiata".
Secondo un’antica leggenda questo piatto fu inventato nel lontano 1250 per il Re di Sicilia, Manfredi di Svevia. Il Re, in guerra con il Papato per poter ottenere il possesso dell’Italia Meridionale, quando giunse con le sue truppe nel Sannio fu accolto dalla popolazione con un delizioso piatto di Mafalde insaporite con il suo formaggio preferito, la ricotta. Come abbiamo visto però, questo formato venne battezzato come Mafaldina in onore della nascita della regina Mafalda nel 1902. Questa pasta da Napoli è stata poi diffusa in tutto il territorio italiano.
Simbolo della cucina napoletana, era considerato ” ‘o piatto d'e feste” e ancora oggi viene cucinato soprattutto per i pranzi domenicali o per le feste, con sughi corposi ed elaborati tipici della tradizione campana.
Come vengono fatte le Mafalfine Corte
La produzione degli Mafaldine Corte di Gragnano è molto semplice. Il pastificio Il Mulino di Gragnano seleziona il miglior grano pugliese e utilizza solo acqua pura del Monte Faito.
Strumento essenziale è la trafila in bronzo, che assicura la porosità delle mafaldine, caratteristica indispensabile per esaltare i sapori del piatto. L'essiccazione, lenta e a basse temperature, preserva le caratteristiche del grano, garantendo alle mafaldine profumo, sapore e tenuta della cottura.
A differenza delle sorelle, le mafaldine lunghe, le mafaldine corte possono essere utilizzate per fare timballi al forno.
Prepara la besciamella, un buon ragù fatto in casa, condisci le mafaldine precedentemente cotte e cospargi di parmigiano, poi inforna.
Come abbiamo detto, inoltre, le mafaldine corte sono ottime per preparare la pasta mischiata. La "pasta ammescat'" è una cosa tipicamente napoletana, non molto conosciuta nelle altre regioni d'Italia.
Le donne napoletane in periodo di guerra, per non buttare nulla, avevano l'usanza di mischiare la pasta avanzata. Questa tradizione è arrivata fino ai giorni nostri; la pasta mista viene utilizzata per le minestre o la pasta in brodo.
Tradizionalmente, la pasta ammiscata viene utilizzata per fare la pasta e fagioli napoletana; prendi le mafaldine corte e mischiala con spaghetti spezzati, tubettini e ciò che è avanzato nella dispensa.
A parte fa cuocere a lungo fagioli cannellini bianchi, cotenna di suino, patata pomodoro, sedano e alloro e poi cala la pasta.
Ecco pronta in tavola la tradizione napoletana!
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