Il grano Senatore Cappello è una varietà rinomata per le sue caratteristiche biologiche e nutrizionali. È un grano antico nato in Puglia nei primi del ‘900. La sua storia è affascinante, così come lo è l’origine del suo nome, e proprio di questo, del suo nome, ti voglio parlare.
Ti sarai accorto, perché so che sei un attento e appassionato lettore, che qualcosa stona. Di’ la verità non ti aspettavi un errore così banale da degli esperti come noi: non è “grano Senatore Cappello” il nome del grano duro di Puglia, bensì “grano Senatore Cappelli”. Eppure, sono circa 1600 le ricerche mensili che mettono il Cappello sulla testa del Senatore. Superano di gran lunga le ricerche che le persone fanno utilizzando il nome corretto. Solo una parola è la chiave: Grano Senatore Cappelli. Quindi potremmo intitolare questo articolo “la rivincita delle keyword correlate”. Ovvero, quando le intenzioni di ricerca vincono sulla realtà.
Devi sapere che Google aiuta le persone a trovare quello che stanno cercando: offre risposte pertinenti alle loro richieste. Spesso, però, le persone non sanno cosa stanno cercando o non ricordano come si scrive correttamente il nome di un prodotto o servizio. Così, Google è costretto a ingegnarsi per capire quali siano le reali intenzioni di ricerca per offrire la risposta corretta.
Di recente, ti ho parlato del caso relativo al Culatello di Zibello: una specialità che spesso le persone rinominano “Culatello di Zimbello” nelle loro ricerche online. L’assonanza del nome di un prodotto con una parola di uso comune si insinua nella nostra mente perché è più facile da ricordare. Eppure, anche solo una vocale, può fare la differenza: è proprio questo il caso della pasta di grano Senatore Cappelli.
È una storia che ha attraversato un periodo importante del nostro bel paese. Desidero raccontartela per chiarire la differenza tra Grano Senatore Cappelli e Grano Senatore Cappello. Ma anche perché le storie mi piacciono e credo siano il mezzo migliore per ricordare. Sei comodo? Partiamo.
Sono passati più di cento anni da quando Nazareno Strampelli seduto sul suo sgabello, unica dotazione della cattedra sperimentale di Granicoltura, rivoluzionò il modo di coltivare il grano. Laureato in Agraria nel 1891, all’alba del secolo scorso, Strampelli iniziò i suoi studi sull’ibridazione del grano. Ispirato dagli studi di Gregor Mendel sui caratteri ereditari delle piante, Strampelli mise a punto un programma di ibridazione:raccolse e collezionò 250 tipi di grano da ogni parte del mondo e dai loro incroci ottenne 65 nuove varietà. Dal grano Carlotta all’Ardito, fino al Mentana, Strampelli ha cambiato il modo di coltivare il grano. Ma il frutto più amato delle sue ricerche rimane, per noi italiani, il grano Senatore Cappelli.
La storia del grano Senatore Cappelli s’intreccia con la famosa “battaglia del grano” voluta da Benito Mussolini per rendere l’Italia autosufficiente nella produzione. Dopo mille difficoltà, Strampelli trovò nel marchese Raffaele Cappelli, deputato del Regno d’Italia e appassionato di agricoltura, un valido alleato. Infatti, Cappelli e non “Cappello”, concesse a Strampelli l’uso dei campi di sua proprietà, per gli esperimenti che lo condussero alla creazione di una delle migliori varietà di grano al mondo. Strampelli diede il nome di Cappelli, nel mentre divenuto Senatore, alla nuova varietà di grano. Così, da oltre 100 anni, possiamo gustare sulle nostre tavole i prodotti nati dal grano Senatore Cappelli.
Persone giuste nel giusto periodo storico hanno dato vita a una varietà di grano che ha dovuto scontrarsi con la produzione industriale degli anni ’70. Purtroppo le lavorazioni industriali hanno generato grani con rese migliori, ma di scarsa qualità, ai quali si attribuisce il proliferare di celiachia e intolleranze al grano. Fortunatamente il grano Senatore Cappelli sta rivivendo una seconda giovinezza, perché è impossibile restare inermi davanti alle sue proprietà naturali:
• Nato da semi privi di mutazioni genetiche nucleari o chimiche
• Cresciuto senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici
• Digeribile facilmente grazie alla bassa presenza di glutine
Ecco perché la pasta Senatore Cappelli è un alimento consigliato rispetto ad altri tipi di pasta, sia per l’alta digeribilità, che nel caso di intolleranze o allergie.
Dunque, il nome del grano Senatore Cappelli è da attribuire al marchese Cappelli, che ha sostenuto le idee di Strampelli e ne ha permesso la creazione. Non ci è dato sapere se il Marchese portasse il cappello, ma di sicuro, il nome giusto è grano Senatore Cappelli e non grano Senatore Cappello.
Sergio Albertini
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