Ami il formaggio? Allora sei nel posto giusto per scoprire tutto quello che c’è da sapere sulla fonduta di formaggio, un piatto conviviale tipicamente invernale molto apprezzato dagli amanti dei formaggi. La fonduta di formaggio può essere fatta con diversi tipi di formaggio. Detta anche “fondue”, è una preparazione che affonda le sue radici in Francia, Italia e Svizzera. Generalmente si utilizzano formaggi a pasta dura che subiscono un processo di ammollo nel latte per essere poi fusi in esso. Scopri assieme a noi la storia della fonduta, le sue caratteristiche e come si prepara.
La fonduta, come la conosciamo oggi, è un piatto giovane nato in Francia: risale infatti al 1950 circa. Prima era prerogativa svizzera (se ne parla già nel 1699); il formaggio veniva consumato nella zona delle Alpi e solo successivamente si allargò al resto della gente. In Francia esistono diversi tipi di fonduta, sono legate alla regione dove vengono preparate e si differenziano non solo per la tipologia di formaggi utilizzati, ma anche per la quantità che viene utilizzata per la preparazione. Anche l’Italia ha le sue versioni di fonduta, diffuse in Valle d'Aosta e in Piemonte e tra poco le scoprirai.
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La fonduta è un piatto perfetto per essere gustato una sera con gli amici o durante i giorni di festa con la propria famiglia. Una volta preparata, viene servita nel “caquelon”, l’apposita pentola in ghisa o coccio e posta al centro della tavola, sotto alla quale si pone un fornellino per mantenere costante la temperatura.
Ogni commensale viene munito di una forchettina dal manico piuttosto lungo e con un bollino colorato per essere riconosciuta, con la quale infilza l’alimento, generalmente pane, che verrà poi immerso nel caquelon contenente il formaggio fuso.
Una delle fondute maggiormente apprezzate è quella che si prepara nella zona Franche-Comté, con il Mont d’Or, un formaggio prodotto stagionalmente da agosto a marzo nella zona del Giura.
Molto buona anche la fonduta savoiarda, che può essere fatta con il Gruyère, il Comté e il Beaufort, formaggi di latte crudo e pasta pressata.
Un altro tipo di fonduta molto ricercata è la Ramequin, che si prepara nel cantone di Saint-Rambert-en-Bugey. Prende il nome dal formaggio Ramequin, che viene tagliato a lamelle molto sottili e posto a sciogliere dapprima nel burro e successivamente addizionato con acqua fin quando non acquista la consistenza densa che lo caratterizza.
Abbiamo poi la fonduta normanna, fatta con formaggi a pasta molle come Camembert, Pont-l'Evêque e Livarot.
Un modo alternativo di parlare di fonduta di formaggio si ha con la Raclette, ossia formaggio lasciato nella sua forma originaria e posto a scaldarsi su un fornellino al centro della tavola. Saranno poi i commensali che raschieranno superficialmente il formaggio stendendolo sul pane, ognuno in assoluta autonomia.
Tra le altre fondute preparate, ci sono anche quelle con formaggi realizzati con il latte di capra e dal gusto particolarmente intenso.
In Italia abbiamo la fonduta valdostana e la fonduta piemontese, detta anche bagna cauda. Rispetto alla versione francese e svizzera cambiano le tipologie e le dosi dei formaggi utilizzati, che possono essere sia formaggi a pasta dura che vengono grattugiati, come il Parmigiano reggiano o il Grana Padano, sia formaggi a pasta molle, che vengono tagliati a tocchetti e fatti fondere, per esempio la fontina e il taleggio, per aggiungere un tocco filante.
Spesso alla crema di formaggi vengono fatte delle aggiunte, sia per insaporire, sia per ottenere una consistenza più densa o cremosa. Molti aggiungono spezie, dal pepe alla noce moscata, altri il tartufo. E per addensare in Italia c’è chi apprezza l’uovo, in Svizzera l’amido.
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Un piccolo consiglio: per ottenere una consistenza più vellutata si può anche aggiungere un po' di latte intero o di panna da cucina: in ogni caso mescola bene l'insieme per ottenere una crema densa e omogenea.
La fonduta che ti suggeriamo è tipicamente italiana e questi sono gli ingredienti: 350 grammi di Fontina 350 g, 4 tuorli, 60 grammi di burro, 500 ml di latte, sale e pepe bianco qb. glia il formaggio a pezzi, versalo in una ciotola e coprilo con il latte. Fai riposare per almeno 2 ore. Aggiungi il burro in un tegame assieme al formaggio scolato dal latte e cuocilo a bagnomaria fino a ottenere una crema liscia e senza grumi.
Ora aggiungi i tuorli appena battuti con sale e pepe e mescola fino a quando tutto è assorbito. Cuoci un paio di minuti e la fonduta di formaggio è pronta. Per mantenere cremosa la fonduta poni il cauqelon (la pentola utilizzata per la fonduta) su una apposita struttura in ferro con una candelina accesa sul fondo.
E infine il tocco del goloso, la fonduta può essere arricchita con tartufo nero grattugiato.
Francesco Scuderi
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