Conosciuto fin da epoche remote, oggetto di poesie e versi, venerato per le sue proprietà diuretiche, l’asparago viene anche dipinto da Edouard Manet.
Siamo nella Francia del 1880 e un ricco banchiere, famoso collezionista e mecenate di quadri, di nome Charles Ephrussi commissiona a Manet una natura morta che raffiguri un mazzo di asparagi.
Concordarono un prezzo di 800 franchi, ma il magnate ne volle pagare 1000 affermando che per un dipinto non poteva pagare di meno.
Manet decise di sdebitarsi inviando ad Ephrussi un quadro con dipinto un solo asparago, con allegato un bigliettino con su scritto: ”Il en manquait une à votre botte” ovvero ne mancava uno al vostro mazzo.