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Scopriamo il Birrificio Lesster: la nostra intervista

Il Birrificio Lesster è il birrificio artigianale indipendente della Lessinia che produce prodotti genuini e freschi, fatti con amore per il buon gusto. Nato nel 2012 da un gruppo di amici con la passione per la buona birra e per i piccoli laboratori artigianali, l'obiettivo del birrificio è quello di portare sulla tavola di tutti un prodotto genuino, sano e fresco, fatto artigianalmente con ingredienti della zona dei monti Lessini, a Verona.

La birra artigianale non nasce solo dalle materie prime, ma anche dalla passione. Per produrre le loro birre, il Birrificio Lesster seleziona in base a criteri analitici e controlli di qualità le materie prime, cercando di farle esprimere al massimo.
La filosofia del birrificio pone le sue basi non solo nell’amore del territorio, ma anche della materia prima: il luppolo, che ha alle sue spalle una grande ricerca per trovare per ogni varietà il miglior grado di espressione possibile.

A noi piacciono questi artigiani, questi produttori di prelibatezze uniche, certificate e pluripremiate: sono dei veri e propri tesori incastonati nella nostra Penisola tra mari e monti e nelle vie più sperdute di borghi e campagne. Noi non ci soffermiamo a vivere solo i loro prodotti, ma vogliamo scoprire più da vicino i protagonisti di questo brand. Ecco perché abbiamo mandato alcune domande a chi gestisce la comunicazione con noi.

Resta con noi a conoscere il Birrificio Lesster: leggi le risposte!
 

  • Con chi stiamo parlando?
    Fosco Contibirraio e socio del birrificio Lesster di Verona.
     
  • L’azienda è a conduzione familiare? In che anno è nata l’azienda e chi è stato il fondatore?
    L’azienda è una srl nata nel 2012 le cui quote sono possedute da una pluralità di soci. Attualmente l’impresa occupa 3 dipendenti, di cui due birrai addetti al processo produttivo ed una risorsa che segue l’ambito commerciale e gestionale. Annesso al sito produttivo vi è inoltre uno spaccio con tap room seguito da 2 giovani a chiamata. 
     
  • Chi fu il fondatore e qual è stata la sua formazione o qual è il ramo lavorativo e professionale da cui proveniva se diverso dall’attuale?
    I soci fondatori sono stati una decina di amici che condividevano la passione per la birra e per le produzioni artigianali. I soci fondatori hanno avuto principalmente il ruolo di finanziatori e l’unico dipendente e gestore è stato il sottoscritto Fosco Conti che precedentemente gestiva un ristorante.
     
  • Qual è il vero motivo o il fatto scatenante che sta dietro alla nascita di questa azienda e quando è avvenuto?
    L’azienda è nata in un periodo dove la Valpantena, la nostra vallata, stava attraversando una grave crisi economica. La vallata era un importante distretto del settore lapideo e la concorrenza dei paesi in via di sviluppo ha portato alla chiusura di tante fabbriche e laboratori dell’indotto. Ciò ha comportato la perdita di molti posti di lavoro e così alcuni dei nostri soci, che facevano parte di un'associazione nata per rispondere a questa emergenza,  si sono chiesti concretamente cosa potevano fare per creare nuova occupazione. In quelle serate attorno ad un tavolo con qualche bicchiere di birra è nata l’idea di fondare un birrificio artigianale dal momento che, oltre alla passione per questa meravigliosa bevanda, in Italia si stava sviluppando una certa crescita di questo settore.
     
  • Qual è il vostro rapporto con la terra d’origine e la sua tipicità? E perché le volete raccontare con i vostri prodotti?
    Siamo molto legati al nostro territorio che è la Lessinia, questa magnifica area geografica delle Prealpi venete situata per la maggior parte nella provincia di Verona e parzialmente nelle provincie di Vicenza e Trento. Lesster significa appunto Lessinia Terra. I nostri prodotti cerchiamo di caratterizzarli con i valori e sapori del territorio, utilizzando l’acqua pura delle sorgenti e per alcune birre, alcuni cereali (segale) e luppoli coltivati nel territorio della Lessinia. 
     
  • Qual è stato il primo prodotto che avete creato?
    La prima nata in casa Lesster è stata la Fosca, una amber lager dal corpo intenso e dal gusto delicato. Una birra dal colore rosso, ma che generalmente soddisfa tutti i palati. Fin dalla sua nascita ci piace definirla “la perla della Lessinia”. 
     
  • Qual è il prodotto che oggi, invece, ritenete “di punta”?
    Il prodotto a cui teniamo di più anche per la la bella storia che l’accompagna è la Valmarisa. Si tratta di una birra bionda in stile Dortmund export che realizziamo con un acqua che attingiamo da un pozzo di origine Vulcanica in una piccola valle denominata appunto Valmarisa. L’dea di utilizzare quell’acqua ci era stata data da un geologo veronese che aveva condotto degli studi su quei camini di origine vulcanica da dove sgorgava un acqua davvero speciale. Le analisi che abbiamo poi sviluppato hanno confermato le ottime caratteristiche organolettiche che si prestavano alla realizzazione di una birra unica.
     
  • E qual è il prodotto che nell’intera storia dell’azienda ha portato con sé maggiormente il cuore pulsante, la filosofia e l’anima dell’azienda stessa?
    Un po' tutti i prodotti portano la nostra filosofia e la nostra anima. Il cuore e la passione li mettiamo in tutte le nostre creazioni, diciamo che la Valmarisa, per quanto già raccontato ci ha dato un bel impulso nella crescita.
     
  • Parliamo di oggi: quanto si è ingrandita l’azienda dal giorno della sua nascita? Possiamo avere qualche numero?
    Oggi, come detto in precedenza, l’azienda si avvale di 5 risorse di cui 3 full time e 2 in supporto nei momenti di necessità. La produzione che stimiamo per l’anno in corso è di 850 ettolitri.
     
  • In questo momento: più tradizione o più innovazione?
    Teniamo molto alle tradizioni ma direi che oggi l’ago della bilancia pende maggiormente per l’innovazione. 
     
  • Qual è stata l’evoluzione più importante dell’azienda per farla arrivare a quello che è oggi?
    L’azienda è nata con dodici soci ma poi ha aperto i battenti ad altrettanti soci perchè riteniamo che per costruire qualcosa di importante, e noi puntiamo a questo, c’e bisogno di avere un adeguato sostegno finanziario che possa permettere una certa stabilità anche in momenti difficili come quello che stiamo vivendo di questi tempi con il Covid. Stiamo concludendo proprio in questi giorni un rafforzamento patrimoniale per essere pronti ad una grande ripartenza post pandemia. 
     
  • Parlando invece del futuro: quale domani aspetterà l’azienda? C’è in programma qualche cambiamento o qualche nuovo processo evolutivo?
    Il nostro obiettivo è crescere ma senza snaturare i valori e i principi con cui siamo partiti. Puntiamo a sviluppare il brand sul territorio e diventare il leader nella nostra città, ma stiamo anche ottenendo ottimi riscontri sul territorio nazionale.
     
  • Avete in programma di creare nuovi prodotti?
    Certamente. Siamo sempre alla ricerca per migliorare quelli esistenti e crearne di nuovi che soddisfino le richieste del mercato. Al momento stiamo lavorando su birre di un certo corpo che affiniamo poi in botti di legno precedentemente utilizzate per vini di una certa struttura o importanti distillati come il whisky.
     
  • Avendo puntato su Spaghetti & Mandolino, quanto è importante per voi la vendita online, qual è stato il vostro rapporto in passato con questo canale di vendita e come lo vedete nel futuro?
    Il web è un grande mercato che ti permette di portare il tuo prodotto potenzialmente in tutto il mondo. Vi sono già realtà più storiche di noi che portano le loro birre sulle tavole dei ristoranti di New York piuttosto che di Tokio. Questa opportunità in passato era quasi impensabile. Noi ci crediamo molto e siamo orgogliosi di aver puntato su Spaghetti & Mandolino perchè potremo toglierci delle belle soddisfazioni. Già nel 2020 durante il lockdown abbiamo compreso quanto è importante presidiare questo mercato e per il futuro stiamo lavorando per sviluppare meglio questo canale.
     
  • Valore: qual è stato, qual è oggi e quale sarà in futuro per la vostra azienda?
    In ogni civiltà, o contesto uno dei valori importanti è la cultura. Se c’è cultura ci sono anche i presupposti per una crescita e un forte sviluppo. Per questo, al fine di evolvere il consumatore nella consapevolezza di cosa significa oggi birra artigianale, abbiamo creato la Lesster Academy. Un Lab fortemente voluto per organizzare corsi di degustazione, collaborazioni con ristoranti o scuole alberghiere per elevare la conoscenza della cultura brassicola e degli abbinamenti col food.
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