Sai che cos’è l’olio EVO? Lo trovi scritto dappertutto oramai ma ancora non hai ben presente che cosa voglia dire? Sulle etichette dell’olio, tra gli ingredienti dei prodotti che compri, questa dicitura “olio EVO” compare ormai ovunque. Scopri con noi tutto sull’olio EVO: origini, curiosità e storia di questo meraviglioso dono che la natura ci ha fatto!
L’olio EVO è un’abbreviazione usata per indicare l’olio Extravergine di oliva ed è un ingrediente fondamentale che garantisce la salute del nostro organismo dato che possiede delle proprietà benefiche da non sottovalutare. Questo acronimo è stato coniato dal dottore agronomo Massimo Epifani, uno dei primissimi esperti in questo settore.
L'olio exravergine di oliva non è altro che il frutto della spremitura di olive di prima qualità che vengono pressate senza l’inserimento di additivi di origine chimica.
La normativa europea (Regolamento CEE n.2568/91) ha fissato degli standard minimi che riguardano la qualità che deve presentare l’olio per essere venduto come olio EVO.
Innanzitutto, l’estrazione dell’olio deve essere ottenuta esclusivamente tramite metodi meccanici e l’acidità dell’olio non deve superare lo 0,8%. L’acidità rappresenta la concentrazione di acidi grassi liberi ed è uno dei criteri più importanti per valutare la qualità dell’olio.
I principali paesi produttori dell’olio EVO sono Italia e Spagna. I suoi usi sono molteplici e variegati. Infatti, lo troverai come ingrediente di molti cibi che compri, come condimento se utilizzato al naturale, ma anche all’interno di pomate e unguenti, o di cosmetici come i saponi.
Avresti mai pensato che le origini dell’utilizzo dell’olio d’oliva risalgano al 4000 a.C.? Pare proprio che le prime testimonianze dell’uso di olio siano da collocare al 4000 a.C. circa nelle regioni della Palestina e dell’Armenia o dell’India. Inizialmente l’olio era un unguento per la pelle o fungeva da alimentazione per le lampade, ma aveva anche degli usi medicinali in passato.
Durante il periodo dei greci e dei babilonesi si diffuse sempre di più la coltivazione della pianta di oliva nella zona del Mediterraneo. Nel 2500 a.C., grazie al codice di Hammurabi, troviamo la prima regolazione della produzione e anche del commercio dell’olio di oliva.
I romani invece cominciarono a coltivare l’olivo in tutto il loro impero, diffondendo ancora di più questo tipo di coltura. A mano a mano che la coltivazione aumentava, anche i metodi e la lavorazione cominciarono ad affinarsi e a diventare sempre più efficienti. Furono proprio i romani i primi a catalogare gli oli a seconda delle diverse tipologie di spremitura usate per ottenerli.
Nel Medioevo, grazie al recupero di terreni adatti per la produzione di cereali e alla nascita della borghesia commerciale, ci fu uno sviluppo ulteriore della coltivazione dell’olivo. Tanto che al 1400 l’Italia era il paese leader mondiale nella produzione di olio d’oliva.
Nel periodo del Rinascimento, l’olio d’oliva fu salvato e la sua tradizione fu protetta e conservata dagli abitanti delle abbazie benedettine e cistercensi, i quali erano i custodi delle piante e delle erbe. In questo modo si salvò l’olivo dall’abbandono della sua coltivazione e venne preservato fino ai nostri giorni. Infatti, durante l’età rinascimentale, la popolazione preferiva utilizzare dei grassi che avessero origine animale piuttosto dell’olio, grasso d’origine vegetale.
Nel 1700 l’olio d’oliva divenne ancora più celebre in tutto il mondo, sia in Europa che nei territori d’oltremare. Ma l’olio d’oliva raggiunse gli Stati Uniti d’America solamente nel 1800, grazie ai flussi migratori che provenivano dal Vecchio Continente, specialmente grazie agli immigrati italiani e greci. Verso il 1950 però l’olio ricadde nel dimenticatoio, a causa del boom economico, infatti, la popolazione sembrava preferire un condimento costituito da grassi animali piuttosto che da quelli vegetali. L’olio in questo periodo era considerato come un alimento povero.
Oggi invece l’olio EVO è considerato oro verde, una sostanza benefica che rende saporiti i tuoi piatti ma che fa anche bene al tuo organismo ed è genuino, buono e soprattutto vegetale, oltre che naturale.
L’olio EVO oggi è simbolo di qualità, dieta mediterranea, equilibrata e uno stile di vita sano. L’olio EVO è un prodotto che contraddistingue il made in Italy ed è esportato in ogni parte del mondo, risultando così l’emblema del nostro paese, la bandiera della grande qualità che solo il Made in Italy può offrire per i prodotti agroalimentari.
Secondo una ricerca di TEM Italia, i mercati destinatari dell’export italiano di olio EVO nel 2018 erano principalmente Stati Uniti (con 74 tonnellate di olio EVO esportato), Germania (con 29 tonnellate), Francia (24 tonnellate) e Canada (14 tonnellate).
L’olio extravergine di oliva è il grasso più usato in assoluto nella dieta mediterranea e sostituisce il burro per molte funzioni in cucina. È l’unica tipologia di olio che viene ottenuta semplicemente dalla spremitura delle olive, senza l’aggiunta di alcun additivo chimico. In questo modo tutte le sostanze nutritive contenute nella materia prima non vengono alterate e si mantengono nel loro stato originario.
Si tratta del condimento prescelto da moltissime persone e simboleggia al meglio i valori della dieta mediterranea. Questo olio è caratterizzato da un equilibrato apporto di grassi, è ricco di acidi grassi monoinsaturi che agiscono nella prevenzione delle problematiche date dai disturbi cardiovascolari. I grassi monoinsaturi conferiscono un grande potere all’olio EVO. Ossia, lo proteggono dalle alterazioni dovute per esempio alla conservazione, al calore o al freddo. Per esempio, sopporta bene la cottura anche ad elevate temperature (pensa alle fritture).
L’olio EVO è anche utilizzato nell’alimentazione dei più piccini, per condire la verdura e la pasta, o qualsiasi piatto. Questa scelta di inserirlo anche nella dieta dei bambini e durante il loro svezzamento in particolare, è motivata dal fatto che esso contiene grassi polinsaturi essenziali in un quantitativo equilibrato, come avviene anche nello stesso latte materno.
L’olio extravergine di oliva è invece povero di grassi saturi, i quali rappresentano una delle cause per cui i livelli di colesterolo nel sangue si alzano fino ad arrivare ad occludere le arterie, o a causare l’arteriosclerosi, ma anche l’infarto del miocardio.
È una grande fonte di acido oleico. Infatti, questo previene le problematiche legate alle arterie e riduce il rischio di infarto, trombosi, ictus e coronopatie in generale.
Ci troverai, inoltre, una fonte di vitamina E, un antiossidante molto importante per proteggere dall’invecchiamento le cellule. Per questa sua caratteristica benefica è anche chiamata “la vitamina della bellezza”. Attenzione però, non basta controllare il livello di vitamina E presente, ma va invece confrontata la quantità di vitamina E in relazione ai grassi ossidabili presenti.
Tieni conto che la vitamina E ha anche la funzione di essere un leggero vasodilatatore. Il che può essere utile nei casi in cui tu abbia bisogno di rinforzare le pareti dei capillari. Allo stesso tempo, la vitamina E contenuta nell’olio EVO avrà anche la proprietà di proteggere dall’ossidazione gli ormoni sessuali, sia maschili che femminili, e in più ne regolarizza la produzione.
In ultimo, la vitamina E dell’olio EVO consente di far elevare i livelli di colesterolo HDL, che viene anche chiamato “colesterolo buono”.
A differenza dell’olio extravergine di oliva che non deve superare un’acidità dello 0,8%, l’olio d’oliva non extravergine ha dei parametri meno stringenti. Inoltre viene ottenuto da una miscela di olio d’oliva raffinato e olio di oliva vergine, la cui acidità non deve superare il 2%.
L’olio EVO è il grande protagonista della dieta mediterranea e ha grandissime proprietà benefiche sull’organismo e sulla salute umana in generale. Ma spesso sentirai anche parlare di olio d’oliva, e quindi ti domanderai “quali sono le differenze tra olio EVO e olio d’oliva?”, niente paura ci siamo noi per questo. Innanzitutto, devi considerare che l’olio EVO è il più puro ed è frutto della prima spremitura, invece l’olio d’oliva è realizzato a partire da una miscela di olio vergine e olio raffinato che vengono combinati assieme.
Per classificare gli oli, viene usato sempre più spesso l’indice di acidità degli stessi. L’olio extravergine di oliva è sicuramente il più pregiato e la sua percentuale di acidità non deve superare lo 0,8%, per cui l’acidità deve essere inferiore a 0,8 g su 100 g. Invece, l’olio d’oliva è meno puro rispetto all’olio EVO e ha un’acidità che deve rimanere al di sotto dei 2 g su 100 g.
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