Tutti amano la pizza, uno dei cibi italiani che identifica l’Italia a livello mondiale: per gustarla al meglio, abbiamo deciso di organizzare una degustazione in compagnia di Attilio Scienza, per dimostrare come anche (e soprattutto) il vino sia in grado di esaltare i molteplici sapori di questa delizia gastronomica irrinunciabile.
La pizzeria napoletana Assaporito ci ha deliziato con ben otto specialità, dalla più classica e semplice Margherita alla più sontuosa pizza fritta con ricotta e salame, dall’essenziale marinara alla ricchissima ‘nduja con burrata: le altre sono andate a comprendere la sfiziosità della combo mortadella-pistacchi, la freschezza dei pomodorini, l’aroma di stagione della zucca ed infine l’abbinata “agé” tra salsiccia e friarielli.
Vediamo insieme che vini hanno accompagnato la nostra degustazione.
Con la Regina delle pizze in tavola abbiamo sorseggiato un Fiano d’Avellino, nettare DOCG con cui rimanere in terra campana (dov’è chiacchierato per la sua bontà già da oltre cinquecento anni). La pizza più semplice tra la selezione propostaci da Mattia Rizzi è stata abbinata a sua volta con un secondo vino bianco, il siciliano Grillo, prodotto con uve a maturazione medio-tardiva che ci ricordano questo periodo dell’anno.
Sia per la corposa pizza fritta che per la …diversamente leggera pizza con crema e granella di pistacchio, i nostri esperti del vino Cristina e Jacopo hanno consigliato il Lambrusco di Sorbara, un vino rosso modenese ricavato da uve con una particolarità davvero unica. Il polline di questa varietà di vite è infatti sterile: questa caratteristica rende i grappoli suscettibili al fenomeno dell’acinellatura, che consiste nella riduzione delle dimensioni dei chicchi anche in percentuali molto consistenti della produzione.
Entrambi gli abbinamenti sono stati apprezzati, soprattutto da Attilio! Ma a mio parere questo vino sa sposarsi con tutte le pizze della tavolata.
L’abbinamento con la zucca vira verso un vino non tannico, morbido: il Valpolicella DOC Superiore si adatta allo scopo, con il suo sapore piacevole e armonico. Un mio personal favourite è invece costituito dalla coppia salsiccia e friarielli unita al Chianti Classico, che sicuramente non necessita di una presentazione.
Per tenere testa al sapore piccante della ‘nduja calabrese, occorre un po’ di rotondità: ce la offre un Bolgheri DOC, marchio ben noto al nostro Attilio. Per i pomodorini rossi e gialli, infine, arriva un Trebbiano Spoletino DOC della cantina Antonelli, una sorpresa per me.
Con la speranza di avervi incuriosito sull’appaiamento di sapori tra la pizza e il vino, vi invitiamo a mettere da parte la birra e a provare qualcosa di nuovo, meno casuale e più soddisfacente per il vostro palato.
Cin cin!
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