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La Delizia, una pasticceria da provare

La pasticceria “La Delizia” di Michele Somma è un laboratorio di dolci emozioni: accogliente e ospitale, rappresenta nelle sue creazioni la più genuina tradizione napoletana, pur interpretando anche in chiave moderna l’arte della pasticceria. Quest’oggi dialoghiamo con Gerardo Somma, figlio di Michele, che con entusiasmo e passione porta avanti l’attività paterna.
 

«Gerardo, ci racconteresti in breve la storia della tua famiglia? Com’è nata La Delizia?»

«Mio padre inizialmente ha lavorato come ambulante insieme allo zio, che vendeva i prodotti più vari, dai taralli ai torroni. Il sogno di diventare pasticcere è nato grazie a quest’esperienza, che è poi proseguita con l’apprendistato in bottega: ha trovato subito la sua strada, passando direttamente alla pratica lavorativa. Io ho seguito una formazione alberghiera, mentre lui, si potrebbe dire, “la scuola del fare”.


Non so che anno fosse di preciso, ma sicuramente negli anni ’70 iniziò a lavorare come garzone di pasticceria, occupandosi prima delle mansioni più umili e poi man mano guadagnando intraprendenza e maestria. Ha seguito dei corsi per approfondire il mestiere, ma tanto ha fatto il talento che aveva già dal principio e che i clienti gli riconoscevano».


«L’apprezzamento delle persone ha contribuito a far nascere l’idea del negozio di famiglia?»

«Certamente. Aprire una pasticceria in proprio è stato un grande passo, per le responsabilità che comportava e la necessità di gestire il personale e la parte amministrativa. Allo stesso tempo gli permetteva di esprimersi al meglio, di muoversi con maggiore autonomia; pur comportando degli oneri era un’opportunità di crescita e di evoluzione.


Anche oggi il negozio cambia e s’ingrandisce: nei prossimi anni abbiamo in mente di creare una zona bar, per accogliere più ospiti e offrire uno spazio più confortevole alla nostra clientela, dove bere un caffè e rilassarsi».


«Ad oggi Michele dirige ancora l’attività in pasticceria? Di che cosa si occupa maggiormente?»

«Io sto subentrando pian piano, ma il mastro pasticcere è sempre papà! Avendo più esperienza sulle spalle, gestisce la parte amministrativa insieme a quella più creativa, che richiede la prova di nuove ricette. Anche la parte dei grandi lievitati fa capo a lui, ed è giusto così.


Gli impegni sono tanti, ma siamo una squadra affiatata, ci diamo man forte l’un l’altro: alcuni dei nostri dipendenti sono con noi da venticinque anni e più, sono entrati in sintonia con il lavoro alla Delizia e anche questo dà qualità alle preparazioni. La Delizia ha aperto nel 1994, e negli anni si è conquistata l’affetto di moltissime persone».


«Oltre a te e Michele, chi si occupa della pasticceria in famiglia?»

«Mia madre Maria si occupa delle prenotazioni e del contatto con i clienti, e anche mia sorella lavora con noi: mio padre resta il punto di riferimento di noi tutti, ma ognuno porta i suoi suggerimenti e le sue proposte. Io, ad esempio, credo tantissimo nell’opportunità di far crescere l’azienda anche tramite l’e-commerce, in modo da raggiungere non solo le persone di Santa Maria la Carità o comunque del napoletano ma un pubblico nazionale».


«Dall’estero, invece, avete mai ricevuto degli ordini?»

«Per ora è capitato solo un paio di volte da quel che ricordo, ma è stato importante cimentarsi nell’adattare le nostre ricette ad un periodo di conservazione più lungo, in modo da garantire la freschezza del prodotto da spedire oltreoceano! È stata una sfida e una novità, ed è avvenuta subito dopo il grande successo ottenuto a Torino al concorso Una Mole di Panettoni, che abbiamo vinto nel 2019.


Nei due anni appena trascorsi non abbiamo inviato i nostri prodotti ad altri concorsi, ma ricominceremo a farlo nel 2023: non tanto per vincere, quanto per portare fuori regione le nostre colombe e i nostri panettoni, che meritano di essere conosciuti in tutt’Italia».


«A proposito dei panettoni, hai un consiglio per chi volesse acquistarne uno per questo Natale?»

«È davvero difficile scegliere, sono combattuto tra il panettone al cioccolato al latte e fondente, e quello al limoncello. È un peccato che per il momento questi dolci siano ancora molto legati ad un solo periodo dell’anno, mangiarne una fetta a colazione fa iniziare al meglio la giornata! Non dovrebbe essere considerato strano volerne assaggiare un boccone al di fuori delle ricorrenze tradizionali per cui sono nati.


Quest’abitudine sta cambiando per la pastiera napoletana. Pur essendo nata per la Pasqua, viene acquistata talvolta anche di domenica, come una normale torta: quel che conta è che sia buona».

 

«Grazie per il tuo tempo e le tue risposte, Gerardo: per tutti i lettori incuriositi e ingolositi, ricordiamo che all’interno dello shop online di Spaghetti&Mandolino sono presenti anche gli sfiziosi babà in vasocottura della Delizia, un altro squisito prodotto che vi consigliamo di assaggiare».

 

Chiara Tomasella - autoreChiara Tomasella

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