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Babà o babbà? Alla scoperta del dolce napoletano

Babà, si scrive "babà" con l'accento (non baba) anche se in molti lo cercano o scrivono come babbà. Probabilmente una versione dialettale, un modo tutto partenopeo di abbondare con il numero di consonanti!
 

Da dove deriva il nome babà?

La parola "babà" sembra avere origini incerte e non esiste una spiegazione definitiva sul suo significato esatto. Una delle teorie più diffuse vuole che il nome derivi dal francese antico "baba", che significa "vecchio signore" o "papà". Secondo questa teoria, il dolce sarebbe stato creato per la prima volta a Versailles, alla corte del Re di Francia, e sarebbe stato chiamato così per la sua forma tondeggiante che ricorda la testa di un vecchio signore.

Un'altra teoria vuole invece che il nome derivi dal termine arabo "babka", che indica un dolce a base di pasta lievitata, molto simile al babà. Secondo questa teoria, il dolce sarebbe stato introdotto in Francia dai pasticceri che lavoravano per la corte ottomana, e da lì sarebbe arrivato in Italia.

Tuttavia, non esiste una spiegazione certa sulle origini del nome "babà", e la sua etimologia rimane un mistero.
 

Storia e tradizioni del babà napoletano

Come abbiamo detto sopra il babà sembrerebbe essere di origine francese ed è stato introdotto in Italia da Re Stanislaus I Leszczyński, che fu esiliato in Polonia e successivamente divenne re di Francia. Durante la sua permanenza a Napoli, il re portò con sé la ricetta del "baba au rhum", un dolce a base di lievitato, zucchero e rum.

A Napoli, la ricetta originale del babà è stata modificata con l'aggiunta di limoncello o altra grappa aromatica. Nel corso dei secoli, il babà è diventato un dolce tipico della tradizione partenopea, e oggi è diffuso in tutta Italia.

Ma veniamo alle curiosità e alle tradizioni che ruotano intorno al babà. Sapete che il 18 novembre si celebra la "Festa del Babà" a Napoli? Questa ricorrenza viene festeggiata in onore di San Gennaro, il patrono della città, e prevede l'allestimento di stand in cui viene offerto il famoso dolce, rigorosamente inzuppato nel liquore!
 

Babà e Savarin: differenze

Il "savarin" è una versione francese del babà, arricchita con la crema chantilly e la frutta fresca. A differenza del babà napoletano, il savarin viene spesso bagnato con uno sciroppo leggero a base di rum o liquore, e non è così impregnato di liquore come la versione partenopea. La forma del savarin è a ciambella, ed è possibile trovarlo anche in versione mini, come dessert monoporzione.
 

Varianti regionali del babà originale

Inoltre, ci sono anche altre varianti regionali del babà, come il "babà al limone" o il "babà alla crema", che prevedono l'aggiunta di ingredienti specifici per arricchirne il gusto. In ogni caso, il babà resta un dolce fine pasto molto amato e diffuso in tutta Italia e non solo, con la sua texture soffice e l'aroma intenso del liquore che lo rendono un vero e proprio simbolo della tradizione dolciaria italiana.

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