Quando si parla di pasta in Italia si deve sempre mettere al primo posto la sua capitale: Gragnano. Un paese aggrappato ai Monti Lattari che lo separano dalla bellissima penisola sorrentina e dalla costiera amalfitana. Un paese dove il profumo della pasta ad asciugare lo senti anche oggi in alcune ore della mattinata. Gente che ha legato le proprie vite a questa magica miscela di semola di grani duri pregiati e alla vera ricchezza di questa terra: l’acqua che sgorga pura dalle sorgenti Forma e Imbuto. Buonissima a bersi, oligominerale nativa da rocce calcaree e tufi vulcanici. Gragnano è considerata la città dell’oro bianco e ci sono documenti del 1400 che ne attestano la vocazione maccaronara.
Un paese costruito per diventare un appassitoio a cielo aperto. Vie che si aprono sul mare e pian piano si restringono per alimentare correnti d’aria più forti. Strade che pullulavano di pastifici e di sostegni in legno dove cadevano distese di spaghetti e fusilli al ferretto oppure vassoi in legno di rigatoni e lumaconi. Ancor oggi se si guarda sui portali dei palazzi ad ogni ingresso si trova l’antico simbolo della corporazione dei Varmicellari. Gragnano è uno scrigno di storia e di bontà. Pronto ad aprire un nuovo Museo della Pasta come merita.
I mulini che lavoravano il grano ci sono ancora ed alcuni bellissimi restaurati ci danno l’idea di cosa fosse l’antica valle dei mulini. Questo bellissimo viaggio l’abbiamo compiuto con Vincenzo Petrone: attraverso l’anima della sua storia abbiamo toccato con mano la semola e bevuto alla fonte dell’acqua che ha trasformato questo territorio in un’icona mondiale dell’alimentazione. Vincenzo è il titolare del pregiatissimo pastificio Gragnano in Corsa che ha la sua sede in un antico palazzo di Vermicellari.
Con il figlio Ciro Dario e la sua famiglia porta avanti l’antica tradizione della pasta. Piccoli laboratori, uno per la pasta lunga e uno per la pasta corta dislocati in sedi diverse come si è sempre fatto in questo paese dove tutti sono impegnati nella produzione. Le forme speciali sono ancora tagliate a mano e, infatti, se le guardiamo non ce n’è una uguale all’altra. I Lumaconi, ‘O Siscariello, gli Scialatielli, le Candele, le Mafalde, gli spaghetti lunghi doppi che hanno ancora il segno della curva presa dal bastoncino a cui sono appesi.
Vincenzo Petrone, oltre ad essere un ottimo vermicellaro moderno, è anche un grande appassionato di corsa ed ha partecipato a tutte le più importanti Maratone del mondo: New York, Boston, Stoccolma, Roma, Valencia, eccetera. Pasta e corsa sono diventate le sue passioni che ha voluto immortalare nel suo marchio.
La sua è una pasta che è stata valuta dai migliori esperti come una delle prime cinque a Gragnano come piacevolezza, identità e utilizzo nell’alta cucina italiana. “Sono felicissimo di essere parte del progetto Spaghetti & Mandolino – afferma Vincenzo Petrone – e assicurerò un prodotto di altissima qualità per tutti. Anche perché con il nome che porta questo progetto, a livello di pasta non potete sbagliare!”.
Finalmente da oggi si può quindi iniziare a prenotare la mitica pasta di Gragnano in Corsa prodotta con l‘acqua direttamente incanalata dai Monti Lattari e da selezioni di grani pugliesi di primissima qualità. Noi di Spaghetti & mandolino siamo oltremodo felici di avere con noi un marchio così prestigioso che ci aiuterà a fare cultura enogastronomica tra le vostre tavole in Italia e nel mondo.
Bernardo Pasquali
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