Natalina Grandi è un'azienda familiare di viticoltori da ben cinque generazioni: la passione per il vino e l'amore per il territorio è stata trasmessa di padre in figlio fino al 1991, quando Natalina Grandi decise di aprire l'azienda vinicola. Quella che era in origine una passione casalinga, divenne a tutti gli effetti un'azienda agricola, che Giovanni Framarin e i figli Luca, Lisa e Valentina decisero di far evolvere nel 2016, trasformando l'azienda in una splendida Tenuta di circa dieci ettari di terra, tra la pianura e la collina di Gambellara e Lonigo.
La pianura di Gambellara, in località Giaroni, dove ha sede la Tenuta, caratterizza il sapore dei prodotti con la sua freschezza. I sedimenti dei fiumi, la ghiaia e il terreno vulcanico donano più sapidità ai vini, che assumono quel sapore deciso che solo questo territorio può trasmettere. La collina nella località Monte di Mezzo invece produce vini con gradazioni più importanti, grazie all'esposizione delle viti al sole. Le rese sono più limitate per la secchezza del terreno, ma produce grappoli spargoli che permettono una maggiore aerazione. Il Recioto, per il disciplinare DOCG, viene prodotto nella zona più antica del territorio.
Natalina Grandi lavora le varie tipologie di uva in totale purezza, con una filiera biologica: dalla produzione dell'uva fino all'imbottigliamento dei vini, ogni passaggio è eseguito dall'azienda per garantire un sapore naturale, fine, che ricorda le vere origini della terra. Le tipologie coltivate sono la Garganega, il Glera e il Cabernet, che diventano vini in modo separato, senza alcun taglio con altri tipi di uva. Il metodo biologico di coltivazione rende la produzione più complicata, ma garantisce un'elevata qualità del risultato finale: un gusto deciso, da vero intenditore, un prelibato assaggio e un sapore unico in bocca.
Per garantire un risultato di elevata qualità, la famiglia Framarin esegue un importante lavoro di coltivazione, esprimendo tutto l'amore che prova per la terra e per i suoi prodotti di grande qualità: le viti vengono potate con metodo Simonit e Sirch, seguendo la naturale crescita della vite e la sua ramificazione nel corso del tempo. In primavera viene eseguita la potatura verde, che toglie solo ciò di cui la pianta non necessita per la sua naturale evoluzione.
Essendo la coltivazione delle viti totalmente biologica, l'azienda non utilizza alcun tipo di fertilizzante chimico. La necessità del terreno di nutrienti viene sostituita con l'impiego di letame o di sovescio.
L'azienda Natalina Grandi esegue la vendemmia con metodo naturale per evitare che l'uva subisca dei traumi che provocherebbero la perdita del mosto. Per tale motivo, vengono usati i cassoni bins. La famiglia Framarin raccoglie direttamente l'uva insieme ai propri collaboratori, come da antica tradizione.
Dal 2016 la Tenuta Natalina Grandi ha scelto di seguire le linee guida per ottenere la certificazione biologica dei propri prodotti, regolarizzando l'intera condotta aziendale che già seguiva da anni. Nella coltivazione infatti non vengono usati pesticidi, diserbanti e metalli pesanti, che nei trattamenti sono limitati al minimo, mentre la pacciamatura del terreno avviene con il sovescio, un miscuglio di erbe e fiori che diventa concime. L'uva così prodotta e raccolta in modo naturale trasferisce al vino quel sapore antico e quei profumi di un tempo che solo un territorio coltivato in modo naturale può narrare.
Una volta raccolta con metodo tradizionale, l'uva viene sottoposta a pressatura soffice, metodo che permette di non rompere i vinaccioli e di non schiacciare i raspi. In questo modo si ottiene il mosto, che viene pulito con decantazione statica: viene collocato in una vasca a temperatura bassa per permettere il deposito sul fondo della parte sporca. Il mosto che rimane viene poi sottoposto a fermentazione alcolica.
Una volta fermentato, si trasforma in vino e si passa alla presa di spuma, con vari tempi e metodi di affinamento sulle fecce fine. A seguire avviene l'imbottigliamento dei vini, con risultato i grandi prodotti di altissima qualità firmati Grandi.
La qualità del prodotto finale viene raggiunta partendo proprio dalla bassa produzione in vigna, dalla raccolta dell'uva fatta esclusivamente a mano, e grazie all'esperienza maturata negli anni. La tecnologia degli impianti ad azoto utilizzati in cantina aiutano la tradizione ad ottenere un risultato di altissimo livello, che permette di ottenere solo un limitato numero di bottiglie prodotto annualmente: circa 15000 all'anno, ma con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
La grande qualità dei vini Natalina Grandi viene costantemente riconosciuta attraverso i premi dei concorsi del Consorzio di Gambellara e da alcune tra le più note guide nazionali e locali. Tra i vini più premiati, ricordiamo il Gambellara Classico e il Recioto di Gambellara Classico. Tra i premi più prestigiosi, la cantina Natalina Grandi ha ricevuto i riconoscimenti della guida del Gambero Rosso, all'interno della rivista Berebene Lowcost, per il miglior rapporto qualità-prezzo, ed è stata citata dall'Espresso Vini e dalla guida Ristoranti Che Passione.
Ciascun vino prodotto dall'azienda Natalina Grandi ha una storia che nasce dal territorio: il Solo Lei DOC, dalla zona pedecollinare di Gambellara, il Gambellara DOC proveniente dalla Garganega della località Giaroni in pianura, il Colle di Mezzo offre il Gambellara Classico, il Cabernet IGT è il risultato dell'appassimento delle uve della pianura, con l'affinamento eseguito in botti di legno. Il Prosecco DOC ha un perlage fine, viene prodotto con uva Glera. Il Gambellara spumante gode della vendemmia anticipata della Garganega, e il Recioto di Gambellara fermenta in autoclave dopo 120 giorni di appassimento. Il Recioto vivace Riserva DOCG viene prodotto con metodo antico, che solo le Cantine Natalina Grandi hanno mantenuto. La territorialità è la firma di questi vini, caratterizzati da più o meno leggerezza di grado e di acidità, dai sapori più forti e decisi di un terreno tutto da assaporare.
Un cenno particolare va fatto al Recioto di Gambellara classico, in quanto Natalina Grandi è una delle pochissime aziende a produrlo con il metodo classico o champenoise, che consiste nella rifermentazione del vino in bottiglia. L'azienda lascia il vino Recioto almeno 18 mesi in bottiglia, a riposare con i lieviti. Per gran parte di questo tempo, le bottiglie restano in posizione orizzontale, mentre per gli ultimi mesi vengono poste con il collo in giù all'interno di apposite ceste esagonali, che consentono la rotazione giornaliera delle bottiglie per permettere ai lieviti della rifermentazione di depositarsi gradualmente sul tappo.
Al termine di questo periodo le bottiglie sono pronte per la sboccatura o dégorgement: per eliminare i lieviti il collo della bottiglia viene inserito in una soluzione a temperatura molto bassa, che provoca il congelamento della parte con i lieviti. Nel momento in cui il tappo verrà tolto, la parte congelata verrà automaticamente espulsa grazie alla pressione dell'anidride carbonica. A seguire, si effettua il dosage, ovvero si rabbocca il vino con il liqueur d'expédition e si tappa con il tappo di sughero, raso e non a fungo come vuole il disciplinare. Serviranno ancora alcuni mesi perché il Recioto sia pronto alla vendita. Soltanto in annate speciali Natalina Grandi produce con lo stesso metodo il Recioto di Gambellara Classico Riserva, un vero capolavoro della Tenuta Grandi.
Natalina Grandi produce vini per un'esperienza sensoriale unica, nata dal legame inscindibile con il territorio e con i suoi ricchi e antichi sapori, del tutto naturali.
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