Cosa non può mancare sulla mia tavola? Non ci sono dubbi: la birra!
Chiara, scura, amara, dolce, fruttata, artigianale... Gli stili sono tantissimi! Elencare tutte le tipologie di birra sarà arduo, ma proverò a stilare una lista che comprenda quelle più famose nonché maggiormente consumate e, ovviamente, mi baserò sui gusti dell'amante delle birre... cioè io!
Cominciamo dicendo che i “tipi” di birra si chiamano stili, e sono tantissimi, ramificati in famiglie complesse che contano centinaia di sfumature e sottostili.
Per elencare le varie tipologie comincerei dalle birre considerate più "leggere" per terminare poi con quelle più impegnative.
Ho individuato all'incirca 6 categorie tra quelle che più mi piacciono e che consumo più spesso.
Al primo posto ho deciso di collocare la birra che a parer mio è quella più "pulita", quella che si beve con la pizza, per intenderci, e che se non sei proprio esperto ti danno al pub quando chiedi "una birra normale, grazie".
Sto parlando della Pils! Detta anche Pilsner, o Pilsener, è una birra di tradizione tedesca e boema (ha infatti origini in Repubblica Ceca).
La Pils è chiara, molto luppolata e rinfrescante. É limpida e ha una schiuma pannosa che racchiude profumi di cereale crudo e sottili note mielate.
Mi piace definirla "beverina" e per questa ragione per me la Bionda Pilsener del Birrificio Magis è ottima con la pizza o in accompagnamento ai pasti.
Anche la Weizen, una birra a base di frumento ("weizen" significa proprio frumento), è una buona compagna per la cena. La Birra del Brigante artigianale Dunkel Weizen del Birrificio Lesster, pur essendo scura, è morbida e avvolgente. Questa versione viene prodotta con una percentuale di malti tostati che conferiscono un color cappuccino.
La Weizen si colloca esattamente tra la Pils e il successivo stile che ti presento: la Blanche.
La Blanche è quella birra che ti gusti d'estate... magari in un parco.. magari durante un concerto... Chiedo venia, mi mancano i concerti e ho iniziato a fantasticare. Torniamo a noi.
L'Anteprima 2 di Ca' Verzini è il perfetto esempio di Blanche. Perché? Perché è corposa e densa, direi addirittura lattiginosa. É meno filtrata delle precedenti, ma al contempo ha un retrogusto fruttato. Rinfrescante e beverina.
Del birrificio Ca' Verzini è impossibile non nominare la IPA. É così che vi presento un altro stile di birra, la Indian Pale Ale: la mia preferita in assoluto.
Il nome può trarre in inganno, ma le Indian Pale Ales originano in Inghilterra nel 1700, e il nome deriva dal dominio inglese sull'India.
Luppoli come se non ci fosse un domani danno un amaro vigoroso alla birra, bilanciato però dal gusto fruttato o floreale. Il colore di questa birra va dal giallo molto pallido all'ambrato carico.
Per me è lo stile migliore, anche perché fin da piccolo ho sempre apprezzato di più le bevande poco dolci e zuccherate.
La IPA a mio avviso si gusta dopo il pasto, in un momento di completo relax, in cui si può assaporare ogni nota della bevanda fresca contenuta nel proprio boccale.
Se però desideri accompagnarla ad un alimento, ad esempio per aperitivo o antipasto, ti consiglio di abbinarla ad un formaggio dalle caratteristiche dolci, che in contrasto con l'amaro della IPA, crea un connubio perfetto. Provala con un erborinato, come il Blu 61 o il Blu Dominik Rum e Cacao.
La prossima birra che ti presento è la Birra Rossa, o per meglio dire, Ambrata.
Ti sei mai chiesto perché la Birra Rossa è rossa? Essa possiede quel color rubino, intenso e strutturato, a causa della tipologia di malto d'orzo utilizzata nel processo di produzione della birra, che, durante la fase di bollitura, può caramellizzarsi e acquisire quel tipico colore della birra rossa.
Vorresti provarla? Assaggia la Irish Red Ale di FACCIdabere: è corposa, amara come una IPA, ma a differenza di quest'ultima possiede un aroma tostato con note biscottate e di caramello.
Per finire ti propongo la Birra Doppio Malto, che di per sè non ha caratteristiche proprie che la contraddistinguano dalle altre. La sua particolarità è relativa alla percentuale di saccarosio maggiore che regolamenta la fermentazione. Questo perché nel corso della produzione si aggiunge più malto alla birra, creando un ambiente con una percentuale più alta di zuccheri. É meno leggera di una birra classica, ed è la più "pesante" in quanto a gradazione alcolica, che supera il 3,5%. Posso qui proporti una Anteprima 4 del Birrificio Ca' Verzini.
La birra per me è uno stile di vita. É buona, semplice nella sua complessità.
Perfetta come accompagnamento per i pasti, ma ancora di più da gustare da sola, in completo relax. Inoltre è un ottimo antidolorifico!
Il motivo per cui adoro la birra, oltre al gusto eccezionale, è che ha un incredibile valore sociale ed è una bevanda che narra una storia. Non mi dilungherò molto sulla sua storia, tranquillo, però pensa che è merito dei monasteri se durante il Medioevo ci fu il salto di qualità nella produzione della birra. Solo durante la rivoluzione industriale però la sua produzione passò da una dimensione artigianale ad una prettamente industriale e la manifattura domestica cessò di essere significativa a livello commerciale dalla fine del XIX secolo.
Ho pensato di concludere con una citazione:
"For a quart of ale is a dish for a king", ovvero "ché un boccale di birra è un pasto da re".
... E se lo dice Shakespeare...
Dariusz Szlufarski
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