Castagne e vino: quale potrebbe essere l’
abbinamento perfetto? Fino a non molto tempo fa, negli anni novanta e 2000, in tanti avrebbero detto che il vino
Novello avrebbe risposto correttamente al quesito. Un vino da macerazione carbonica la cui stagionalità giungeva subito dopo la vendemmia e quindi diventava perfetto per il periodo delle castagne. Vini beverini, freschi, fruttati. In realtà
c’è molto di meglio.
Quella moda è finita già da qualche anno e il vino Novello ha subito
un crollo notevole. Anzi alcune cantine non lo producono più in quanto non viene più percepito dal consumatore come vino interessante. A dire la verità si tratta di una evoluzione saggia che allontana da un prodotto che aveva
poco senso e soprattutto pochissima capacità di interpretare un territorio, trattandosi di una tecnologia disinteressata alla provenienza delle uve. Se poi ci mettiamo che il Novello era il binomio scelto per le castagne e i marroni: per carità!
C’è di meglio e più sensato. È doveroso fare una riflessione.
La castagna bollita o, meglio ancora, abbrustolita tipo marrone sulle braci, è
dolce e leggermente
untuosa al palato per la presenza di amido. Quindi la tecnica vuole che si utilizzi un abbinamento
non di contrasto ma di similarità. In pratica il vino migliore dovrebbe avere una bella acidità, una certa sapidità, una buona densità glicerica e una piacevole rotondità. Infine una certa dolcezza per accompagnare quella delle castagne.
Tutt’altro che il Novello. Per questo vi consigliamo degli approcci diversi con il vino ai marroni.
Prima di tutto,
quando li mangiamo? A fine pasto, durante la giornata, all’arrivo di ospiti, in momenti di convivialità. Si tratta dunque di un frutto che deve accarezzare e sollevare il nostro palato e soprattutto offrire piacevolezza. Il non plus ultra sarebbe avere un bel
camino ardente davanti al quale scartocciare le castagne e poi farle saltellare tra i palmi delle mani per farle raffreddare. Sono gesti e rituali ancestrali che non hanno tempo. Per accompagnarle noi vi suggeriamo questi vini, e vedrete che piacere che proverete!
Proviamo ad assaporarle con un bel
Passito Bianco Trevigiano a base di uva
Glera (quella del Prosecco) e
Incrocio Manzoni. Dovete assaporarle assieme ad occhi chiusi se volete proprio percepire meglio l’armonia dei sapori. Oppure se volete azzardare un po’ più di verve vinosa vi consigliamo un ottimo
Recioto Classico della Valpolicella DOCG che con le sue sensazioni di cioccolato e amarena ben si sposano con le note dolci e vanigliate delle
castagne Bracalla della Valle Varaita. Se volete farvi un regalino di piacere inserite anche un pezzettino di
formaggio caprino stagionato, così tanto per non farvi mancare nulla.
Bernardo Pasquali