La provincia di Verona è da sempre riconosciuta come una delle più importanti d’Italia per la produzione di cereali. In particolare le pianure a sudest della città sono ancora ricche di acqua e di antichi molini che riprendono la tecnica di lavorazione del riso. Tra Zevio e Bovolone esistono ancora antichi nomi come Pila de S.Maria, Pila Brusà, Pila Vecia e altri nomi di molini che stavano ad indicare una specializzazione di quei luoghi specifici nella lavorazione e pilatura del riso. Oggi le risaie hanno lasciato posto a coltivazioni di frutta e verdure, mele, pere, pesche e fragole. Ma, da Bovolone verso Isola della Scala e ai confini con il territorio zeviano, iniziano le prime risaie contemporanee che producono uno dei risi più pregiati italiani: il Riso Vialone Nano Veronese IGP. Tra queste vi è anche la prestigiosa Riseria Cremonesi.
La Riseria Cremonesi di Bovolone ha avviato la sua attività nel dopoguerra: la passione e la conoscenza tecnica di Egidio Evelino Cremonesi hanno permesso lo sviluppo di questa realtà storica. Il lavoro svolto da Egidio è sempre stato quello di sviluppare le aziende agricole del territorio e di avviare alla produzione risicola i contadini. La famiglia Cremonesi è stata la prima sul territorio a sviluppare le tecniche di lavorazione arrivando ad essere, a fine anni ’90, una delle realtà più importanti dell’intera provincia veronese.
Oggi i figli Paolo e Andrea stanno portando avanti questa realtà con un occhio di riguardo verso i cambiamenti del mercato nazionale ed internazionale. Si sono ridotte le quantità di riso lavorate e si sta puntando alla massima selezione del prodotto, in collaborazione con aziende produttive dei migliori territori italiani e orientali. Nuovo packaging, tecniche di confezionamento a garanzia della freschezza e salubrità del prodotto finale, ricerca e innovazione verso nuovi formati e concept di utilizzo del riso in tavola.
Vi segnaliamo il riso “mappato”, ovvero il prodotto di eccellenza per l’alta ristorazione e per chi ama la vera qualità. Ogni chicco di riso viene vagliato da un occhio elettronico che ne carpisce forma, dimensione, grado di resistenza e quindi percentuale di rischio di rottura. Sono risi garantiti con una possibilità di rottura pari all’1,5%. Praticamente nulla. L’eccellenza passa da qui.
Bernardo Pasquali
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