La giardiniera è la tecnica più antica di conservazione della verdura. Il modo più semplice ed immediato per far sì che i colori degli orti potessero risaltare anche sulle tavole invernali, quando la terra fredda poteva solo offrire substrato per cavoli e verze. La giardiniera è tipicamente campagnola e un prodotto rurale che trova moltissimo spazio sulle nostre tavole oggi. La giardiniera è un prodotto tipico italiano e i suoi colori ricordano sempre sommessamente anche i colori della nostra bandiera. Il rosso dei peperoni e le carote, il verde del sedano o della zucchina e il bianco del cavolo, fanno sempre un po’ di patriottismo gastronomico in tavola.
Non tutta la verdura è adatta a preparare una giardiniera. Deve essere compatta, croccante quando è stata messa in vaso, ricca di fibra e con poca acqua disponibile. Ideali sono le carote, il sedano, l’infiorescenza dei cavolfiori, le cipolline, i peperoni, i cetriolini piccoli, la rapa bianca, fagiolini verdi. Solo la giardiniera piemontese prevede anche l’utilizzo dei pomodori, ma la sua consistenza è del tutto diversa dalle giardiniere che conosciamo e viene di solito usata come antipasto.
La giardiniera è di solito usata negli appetizers e negli antipasti sfiziosi. È un prodotto ricco di aceto e quindi deve essere usato con cautela in cucina se si abbina ad altri alimenti. La quantità di olio che si può usare nella giardiniera è differente e anche questa è una discriminante per differenziare tra giardiniere più cariche di aceto e altre più delicate. L’aceto che si utilizza, inoltre, varia decisamente ed è differente l’uso di un aceto morbido da vino rosso rispetto ad un aceto secco da vino bianco. Non si possono usare aceti balsamici in purezza. Con i salumi di solito si preferiscono delle giardiniere non troppo acetiche ma con un velato sapore dolce e una concentrazione di olio un po’ più evidente. Sono ideali per accompagnare salumi speziati come il salame alla veneta, lo speck o la coppa di Parma. I salumi devono essere particolarmente saporiti se si usano giardiniere più acetiche da aceti di vini bianchi. Ottime da avvicinare a del pane spalmato di battuta di lardo. Per i formaggi meglio utilizzare formaggi freschi, cremosi, fiordilatte, mozzarella di Bufala campana DOP, qualche formaggio ricco di grassi come ad esempio la Doppia Panna di montagna.
Non è facile avvicinare un vino alla sensazione acetica della giardiniera. Si rischia di rovinare tutta la piacevolezza del vino. Di solito per sostenere la forza acetica è sempre ottimale usare un vino spumante o frizzante fresco. Un Prosecco è sicuramente ideale per avvicinare e sostenere la struttura della verdura in giardiniera. Alcuni vini bianchi un po’ morbidi e aromatici: un bel Gewurztraminer aromatico o un Muller Thurgau ad esempio. Difficile abbinare vini rossi fermi, si accentua tutta la sensazione tannica del vino.
Bernardo Pasquali
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