Il Bastardo del Grappa d'alpeggio rappresenta, assieme al Morlacco, il simbolo della riscoperta della tradizione casearia pedemontana con il suo sapore senza tempo e il suo gusto inconfondibile.
Formaggio a pasta semidura e semicotta, colore giallo paglierino e carico. Sapido e persistente, gusto e aroma con spiccate note erbacee. La stagionatura può essere superiore all’anno. Territorio di produzione: Area del Massiccio del Grappa.
La sua storia risale all'800. Sulla Pedemontana si produceva prevalentemente il Morlacco, ma quando le condizioni ambientali cambiavano con l'avanzare delle stagioni i casari cercavano di produrre un formaggio diverso, ispirandosi alla lavorazione dell'Asiago d'Allevo o del Montasio. Si chiama "Bastardo" proprio perchè non è né l'uno né l'altro, ma era un ibrido di esperienze tramandate e tecniche casearie. "Bastardo", in realtà, perchè a volte al latte di mucca veniva anche aggiunto un po' di latte di capra.
Latte vaccino, latte caprino, caglio naturale, sale marino
Il formaggio Bastardo del Grappa d'alpeggio (in porzione da 200 grammi) è molto utilizzato in cucina per preparare primi come le pappardelle con i funghi, secondi di carne, dov’è usato come farcitura, e piatti unici come il pasticcio di cavolfiori. Molto buono consumato crudo in antipasto oppure fritto o cotto alla griglia. Con del pane e un buon bicchiere di vino ha rappresentato lo spuntino o la cena di tanti pastori e contadini.
Il prodotto realizzato oggi ha mantenuto l’arte delle vecchie tecniche tradizionali sposandole con le moderne procedure. Si chiamerà pure Bastardo di nome, ma vi garantiamo che è un vero principe nel gusto!
€ 8,20
per porzione da 200g ca.
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