Nato in Piemonte nel secolo scorso, si diffuse velocemente grazie al gusto ben dosato di amaro-dolce, ma soprattutto all’effetto trainante in termini di mercato del nome “Barolo”, che lo collocava nei prodotti nobili come il vino, rispetto agli svariati tipi di bevande alcoliche a base di china.
Parallelamente, il consumo di questo vino aromatizzato fu aiutato dalla fama di vino medicinale che si era creato. Nella tradizione piemontese divenne l’antidoto principale a tanti piccoli malanni, soprattutto da raffreddamento e febbre. Bevuto come vin brulé, caldo e corroborante, si lodavano le capacità antipiretiche e digestive. Servirlo agli ospiti divenne un gesto rituale dell’ospitalità contadina.
Il Barolo Chinato ha recentemente alzato la propria curva di mercato quando, a sorpresa, si è scoperto come “liquido ideale” per reggere e completare il gusto persistente anche dei cioccolati più ricchi di cacao.
Apprezzato sopratutto nella buona ristorazione, consigliamo di servire il Barolo Chinato a temperatura ambiente come elegante fine pasto oppure di riscaldarlo a vapore con una scorza di arancia.
Inventato da Giulio Cocchi, il Barolo Chinato è un vino aromatizzato prodotto con Barolo DOCG, arricchito con corteccia di china calissaja, radice di rabarbaro, genziana e il prezioso seme di cardamomo. Un vino dalla piacevole persistenza aromatica, è immediatamente gradevole nel gusto e si caratterizza per un armonioso ed equilibrato profumo.
€ 6,00
per 50ml
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