In Italia si sa la pasta è una religione. Dagli spaghetti ai maccheroni, passando per penne, mezze penne, pennette, fusilli, farfalle, eliche, lasagne e tanto altro, oggi vi parlereo di un particolare tipo di pasta: le trofie, la pasta tipica della Liguria, immancabile abbinamento con un altro prodotto tipico ligure: il pesto. Le trofie al pesto sono un succulento piatto che molti hanno provato, ma ora scopriamo la storia delle trofie, perché si chiamano così e altri abbinamenti originali che siamo sicuri non vi deluderanno.
La storia delle trofie ha origine nel territorio che si affaccia sul Golfo Paradiso, fra i comuni di Sori, Avegno, Recco e Camogli, in provincia di Genova. Le trofie nascono come prodotto familiare, da preparare in casa, finchè circa cinquanta anni fa, alcuni commercianti della zona decisero di estendere il loro commercio anche verso Genova, dove il termine “trofie” aveva sempre e solo indicato gli gnocchi. Il successo fu quasi inatteso e la diffusione piuttosto veloce.
»DAI UN'OCCHIATA ALLA NOSTRA PASTA«
Quando con il passare degli anni la quantità richiesta iniziò ad aumentare fu necessario attuare delle migliorie nel sistema di produzione. Fu così che a Sori nacque la prima macchina per produrre le trofie meccanicamente, ideata da Bacci Cavassa e messa in funzione dal Pastificio Novella nel 1977.
A determinare la fortuna delle trofie contribuì certamente anche la straordinaria ascesa della ristorazione recchese. Soprattutto nel Dopoguerra, a seguito della ricostruzione del paese distrutto dai bombardamenti, Recco diventò la capitale gastronomica della Riviera di Levante, tanto che per molti le trofie acquisirono il nome di trofiette di Recco.
La produzione in forma secca ha contribuito alla più recente diffusione mondiale delle trofie, consentendo di renderle trasportabili ovunque e conservabili per lunghi periodi. Peraltro, il successo straordinario che il pesto genovese ha ottenuto negli ultimi decenni, ha trascinato anche quello delle trofie come formato di pasta ideale da abbinare alla salsa ligure. Le trofie col pesto sono forse il piatto ligure più conosciuto e apprezzato al mondo.
Esistono varie spiegazioni sul perché le trofie si chiamano proprio così. La parola sembrerebbe derivare dal genovese strufuggiâ, ovvero strofinare, che si rifà al movimento necessario per arricciarle con la mano che striscia la pasta sul pianale. Il Dizionario Etimologico Italiano di Battisti e Alessio del 1957, tuttavia suggerisce un accostamento a ‘tronfio’ il cui significato di base è anche ‘enfiato, tumido’. Infine, secondo un’interpretazione dotta il termine trofia potrebbe derivare dal greco trophe che significa nutrimento, o più verosimilmente ancora, dal latino torquere col significato di attorcigliare.
Se non siete amanti del pesto genovese ma pensate che le trofie siano un tipo di pasta adatto a voi, non vi preoccupate: sono davvero tanto gli abbinamenti ben riusciti che si possono fare con questa buonissima pasta. Ad esempio, potrete sbizzarrirvi con trofie zucchine e gamberetti, trofie zucca e salsiccia, trofie ai frutti di mare e trofie al salmone giusto per citare alcuni esempi. Come potete subito notare le trofie si abbinano bene con i sughi sia a base di pesce che di carne. Date sfogo alla vostra fantasia e non ne resterete sicuramente delusi.
»DAI UN'OCCHIATA ALLA NOSTRA PASTA«
Per chi desidera cimentarsi nella ricetta più classica delle trofie, ovvero quelle con pesto alla genovese, patate e fagiolini, ecco tutto quello che c’è da sapere. Ve lo diciamo subito però, qui vi consigliamo di usare uno dei pesti di Spaghetti & Mandolino, un modo veloce per avere subito un sugo buonissimo e di ottima qualità da utilizzare per la vostra ricetta.
Ecco quindi la ricetta per 4 persone che richiederà:
1 vasetto di pesto alla genovese
320 g trofie fresche 320
150 g patate
150 g fagiolini
Pelate le patate e tagliatele a fette dello spessore di 1 cm. Tagliate le listerelle in cubetti. Lavate i fagiolini, spuntateli e tagliateli a pezzetti della misura di 5 cm; lessateli in acqua salata e scolateli quando sono ancora croccanti e di un bel verde acceso.
Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua e portate a bollore. Unite il sale grosso, versateci dentro le patate e, dopo 2 minuti, le trofie.
Quando sarà cotta la pasta (per delle trofie fresche ci vorranno pochi minuti), scolatela tenendo magari da parte uno mestolo di acqua di cottura che servirà per rendere più fluido il pesto. Versate gli ingredienti dentro ad una ciotola nella quale aggiungerete anche i fagiolini e il pesto; amalgamate per bene, ed impiattate le trofie al pesto, patate e fagiolini. Buon appetito!
Francesco Scuderi
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