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Scopriamo il brand Palmento Costanzo: ecco qui la nostra intervista

L'Azienda Vitivinicola Palmento Costanzo è una cantina siciliana i cui terreni ricadono all’interno del Parco dell’Etna, a dimostranza di come queste terre possano donare profumi e colori unici. E, in effetti, i vini Palmento Costanzo sembrano proprio essere un mix equilibrato della ricchezza del territorio e dell’immenso amore per la tradizione vitivinicola. Ed è proprio sul territorio etneo che la famiglia Costanzo nel 2010 ha intrapreso il loro progetto di recupero del patrimonio viticolo territoriale, ripristinando le vigne terrazzate di struggente bellezza e un antico palmento da adibire a cantina.  

L'azienda Palmento Costanzo è stata in grado di trovare il giusto punto d’incontro tra tradizione e qualità. Il vino prodotto è la grande espressione delle potenzialità del territorio etneo, le cui peculiarità climatiche e morfologiche permettono di ottenere frutti ricchi di profumi e sfumature. Un magico ambiente di terra, acqua, aria e fuoco, fanno di questo territorio uno scrigno di straordinaria biodiversità, unico al mondo, fertile e particolarmente adatto all’agricoltura e alla coltivazione della vite.
Il Palmento si trova in Contrada Santo Spirito, sul versante Nord dell’Etna, e nasce per volontaÌ€ della famiglia Costanzo di recuperare l’antico caseggiato e la cantina risalenti alla metaÌ€ del XVIII secolo.

A noi piacciono questi artigiani, questi produttori di prelibatezze uniche, certificate e pluripremiate: sono dei veri e propri tesori incastonati nella nostra Penisola tra mari e monti e nelle vie più sperdute di borghi e campagne. Noi non ci soffermiamo a vivere solo i loro prodotti, ma vogliamo scoprire più da vicino i protagonisti di questo brand. Ecco perché abbiamo mandato alcune domande a chi gestisce la comunicazione con noi.

Resta con noi a conoscere Palmento Costanzo: leggi le risposte!
 

  • Con chi stiamo parlando?
    Sono Valeria Agosta, titolare
     
  • L’azienda è a conduzione familiare? In che anno è nata l’azienda e chi è stato il fondatore?
    Sì, l’azienda è a conduzione familiare ed è stata fondata nel 2010. 
     
  • Chi fu il fondatore e qual è stata la sua formazione o qual è il ramo lavorativo e professionale da cui proveniva se diverso dall’attuale?
    La nostra storia inizia nel 2010 a Passopisciaro, frazione di Castiglione di Sicilia, all’interno di un antico palmento ottocentesco, restaurato tramite un progetto conservativo, condotto secondo i principi della bioarchitettura.
     
  • Qual è il vero motivo o il fatto scatenante che sta dietro alla nascita di questa azienda e quando è avvenuto?
    Tutto nasce dalla passione per il vino e per la voglia inesauribile di valorizzare la nostra terra e quel bagaglio di ricordi generato dall’Etna.
     
  • Qual è il vostro rapporto con la terra d’origine e la sua tipicità? E perché le volete raccontare con i vostri prodotti?
    Con impegno e rispetto vogliamo rendere omaggio ai primi vignaioli che hanno tessuto la storia della viticoltura etnea attraverso la valorizzazione dei vitigni actoctoni coltivati manualmente in biologico ad alberello. 
     
  • Qual è stato il primo prodotto che avete creato?
    Il primo prodotto che abbiamo creato è stato il Nero di Sei 2011. Figlio di un’annata calda. 
     
  • Qual è il prodotto che oggi, invece, ritenete “di punta”?
    Il nostro vino prodotto da vigne prefillosseriche: il Prefillossera Etna DOC 2016. Un vino che ci porta indietro a fine ‘800, ad una congiuntura che ha segnato la storia della viticoltura: l’invasione della fillossera, un insetto proveniente dall’America che distrusse quasi il 70% del vigneto europeo. 
    In alcuni casi però le viti riuscirono a resistere all’invasione della filossera grazie alle particolari caratteristiche pedoclimatiche del vulcano, specialmente il suolo composto da sabbie vulcaniche, che hanno permesso a questo vigneto di vivere per molto tempo e, oggi, di riuscire a regalarci un vino di grande intensità. 
     
  • E qual è il prodotto che nell’intera storia dell’azienda ha portato con sé maggiormente il cuore pulsante, la filosofia e l’anima dell’azienda stessa?
    Il Contrada Santo Spirito, vino che nasce dalla selezione delle viti più vecchie che abbiamo in azienda e porta il nome della contrada di appartenenza. Con la sua profondità di lettura del territorio, racconta l’anima autentica de lversante nord delvulcano e l’appartenenza all’Etna come terroir di grande storia e forza culturale, esaltando la differenza pedoclimatica che ogni angolo di vulcano custodisce.
    Dal 2016 abbiamo deciso di vinificare separatamente, ma allo stesso modo, le tre zone del nostro vigneto in cui si trovano le viti vecchie dando vita a tre diversi vini che prendono il nome dalle particelle (visura catastale) del vigneto da cui nascono: 466, 468 e 464. Vini che dimostrano lo spiegabile rapporto tra il Nerello Mascalese e il terroir dell’Etna attraverso la straordinaria diversità di un vino prodotto da tre zone di uno stesso vigneto.
     
  • Parliamo di oggi: quanto si è ingrandita l’azienda dal giorno della sua nascita? Possiamo avere qualche numero?
    Abbiamo iniziato con 6 ettari intorno all’antico palmento in Contrada Santo Spirito, nel borgo di Passopisciaro, versante Nord dell’Etna. Oggi coltiviamo 18 ettari di vigneti e 6 di uliveti seguendo i principi dell’agricoltura biologica in altre contrade etnee, in special modo Contrada Feudo di Mezzo e Contrada Cavaliere.
     
  • In questo momento: più tradizione o più innovazione?
    Entrambi, ma nel giusto equilibro: questa è sempre stata la nostra filosofia aziendale. 
     
  • Qual è stata l’evoluzione più importante dell’azienda per farla arrivare a quello che è oggi?
    L’evoluzione più importante dell’azienda sono stati i diversi sforzi per ripristinare le vigne ultracentenarie terrazzate a piede franco e un antico palmento da adibire a cantina. 
     
  • Parlando invece del futuro: quale domani aspetterà l’azienda? C’è in programma qualche cambiamento o qualche nuovo processo evolutivo?
    La nostra ricerca è costante, desideriamo avere i risultati migliori sotto ogni aspetto: al momento stiamo creando un vivaio all’interno dell’azienda per mantenere il patrimonio genetico e storico delle nostre viti ultracentenarie.
     
  • Avete in programma di creare nuovi prodotti?
    Abbiamo due nuovi progetti in arrivo: la produzione di vini spumanti e la produzione di vini sul versante sud-ovest dell’Etna, in Contrada Cavaliere.
     
  • Avendo puntato su Spaghetti & Mandolino, quanto è importante per voi la vendita online, qual è stato il vostro rapporto in passato con questo canale di vendita e come lo vedete nel futuro?
    Abbiamo da sempre puntato sulla vendita online dei nostri prodotti, un canale di vendita che ha guadagnato molto spazio dato anche il momento storico in cui tutti noi ci troviamo.
     
  • Valore: qual è stato, qual è oggi e quale sarà in futuro per la vostra azienda?
    La territorialità, le peculiarità climatiche e morfologiche delle aree di produzione, il rispetto dell’ambiente e dell’opera dell’uomo, sono i valori più importanti su cui si fonda la nostra azienda, che garantisce così il benessere e l’integrità del proprio vino. Attenta ai valori della tradizione e della qualità, il nostro obbiettivo è quello di produrre un’eccellenza unica nel suo genere, lasciando che il territorio esprima nel vino la sua massima potenzialità, attraverso la produzione di vite coltivate manualmente in biologico.
S&M  - autoreS&M

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