Non fatevi spaventare dal fatto che il caldo stia arrivando e che aprile non è propriamente una stagione di zuppe. La primavera si sta consolidando e la vegetazione è nel massimo della sua espressività. Quindi, anche da un punto di vista di sapori, profumi, piacevolezze vegetali, è il momento migliore per assaporare le nostre amiche piantine. Si passa dalle zuppe ricche di calorie e corroboranti delle stagioni più fredde a quelle più delicate e fragranti della primavera.
Facciamoci attrarre dai colori: il verde delle erbette da campo, quelle più selvatiche come lo Schioppettino o Carletto, il Tarassaco, il radicchio selvatico, gli asparagi verdi spontanei, le fave, i primi piselli, eccetera. Mescoliamo queste piantine e queste erbe con le ultime lenticchie che ci sono rimaste per dare un po’ di consistenza e di cremosità. Iniziamo a pestare le prime foglie di basilico che stanno prendendo forma nei nostri orti o nei vasi in terrazzo.
Una bella minestra di fave e lattuga freschissima con il sedano che profuma di campo. Magari abbiniamo la scarola e le cime dei primi germogli di finocchietto selvatico. E qui gli amici del sud in riva al mare se lo possono permettere eccome! Non disdegniamo comunque ancora qualche buona zuppa di legumi. Sono sempre fonti proteiche vegetariane e vegan che offrono nutrienti alternativi di pregio.
Insomma, questo periodo è il top se si vuole assaporare la bontà dei primi frutti e germogli della terra. Inoltre è l’ultimo periodo in cui ci si può ancora deliziare con un piatto calorico e riscaldante: qualche colpo di coda dell'inverno c'è ancora. Quindi: buona terra a tutti!
Bernardo Pasquali
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