À quoi sert le gingembre ? Les principales utilisations de la célèbre épice

A che cosa serve lo zenzero? Tanti avranno sentito parlare di questa spezia, magari anche tu, senza sapere esattamente cos'è e perché è così importante. Se c’è una spezia che negli ultimi anni è infatti entrata con sempre più intensità nelle cucine degli italiani è sicuramente lo zenzero. Si tratta di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Zingiberacea. Anticamente era detto anche gengiovo e talvolta oggi è commercializzato col nome inglese di ginger. Lo zenzero è una spezia dal profumo pungente con un delizioso sapore leggermente piccante. Oltre che in cucina scopri assieme a noi quali sono i suoi numerosi campi d’applicazione, in particolare quello della medicina omeopatica, e alcune buonissime ricette.
 

Cos’è lo zenzero e qual è la sua storia?

L’utilizzo dello zenzero, in particolare nell’Asia meridionale, ha una lunga storia. Pensa che già nel VI secolo Avanti Cristo, nel Mahabharata, il romanzo epico sacro della religione Hindu, era menzionato un piatto di carne stufata con zenzero e altre spezie. Anche nella medicina Ayurvedica era diffuso il suo utilizzo. I Romani lo importavano dall’India per le proprietà medicinali che gli attribuivano. Dopo la caduta dell’Impero Romano gli Arabi ne detennero il monopolio del commercio per secoli. Nel Medioevo cominciò ad essere importato in Europa sotto forma di canditi per essere utilizzato nei dolci. Nel tredicesimo e quattordicesimo secolo era la spezia più commercializzata insieme al pepe nero. Nello stesso periodo in Inghilterra lo zenzero era molto ricercato. Più tardi furono i portoghesi ad ampliare i paesi produttori portando le piante anche nei paesi del Sud America.
 

Lo zenzero fa bene alla salute?

La risposta alla domanda è: pare proprio di sì! In Asia lo zenzero è da sempre conosciuto e stimato per le sue proprietà benefiche. Da oltre 5.000 anni è considerato uno stimolante e un carminativo (toglie aria dallo stomaco e dall’intestino e lenisce i dolori). Inoltre, ha proprietà anticoagulanti e sembra abbassare il colesterolo. Un’altra importante proprietà dello zenzero è la sua efficacia contro la nausea causata dal mal di mare o dal mal d’auto. Numerosi studi scientifici sono in corso per verificarne queste ed altre proprietà per darne riscontro in maniera ufficiale.
 

A cosa serve lo zenzero e come si usa

A cosa serve lo zenzero e come si usa? Nella cucina occidentale lo zenzero sta conoscendo un grande successo e diffusione. Il rizoma, la parte sotterrata della pianta, spesso chiamata impropriamente radice, viene usata in cucina per insaporire pietanze e dolci, ma anche come bevanda alcolica piuttosto che per tisane. Giorno dopo giorno, si creano sempre più piatti dal sapore sempre più esotico grazie a questa allo zenzero. Questa spezia si accompagna bene anche con cardamomo, noce moscata e cannella. Il rizoma fresco viene utilizzato in piatti come il curry di lenticchie o in preparazioni a base di carne. L’aroma rilasciato dallo zenzero sulle pietanze è diverso a seconda del momento in cui viene aggiunto: all’inizio è più leggero, mentre se inserito alla fine della ricetta risulterà molto più pungente. In Italia è molto usato anche per aromatizzare dolci, pane e biscotti. Si sposa bene con miele, zucchero, cioccolato amaro e noci. Inoltre, con lo zenzero si producono alcune bevande come il ginger ale e una birra allo zenzero molto diffusa in Grecia.
 

Come capisco se lo zenzero è fresco o andato a male?

Per scoprire se lo zenzero che hai acquistato è buono o presenta dei problemi ci sono alcuni passaggi che è possibile fare. Premi delicatamente la radice di zenzero. Si dovrebbe sentire duro in maniera costante, non morbido. Se la durezza non è omogenea, è andato a male e si dovrebbe scartare. Esamina la radice, inoltre, per eventuali segni di muffa. Presta particolare attenzione alle zone intorno al rizoma principale, in quanto questi sono spesso i primi posti per mostrare la muffa. Se solo una piccola parte della radice dello zenzero ha muffa, può essere tagliata via salvando invece l'estremità opposta. Se la radice presenta altri segni di deterioramento, meglio buttarla via.
Una radice matura e sana dovrebbe essere grassoccia e liscia. Se queste superfici sono rugose, ha iniziato a perdere la sua umidità e questo è un segno precoce di deterioramento imminente.

Annusa lo zenzero e guardane il colore! Eventuali odori sgradevoli o colori strani, stanno a significare che la radice è andata a male.
 

Come si conserva lo zenzero fresco?

A seconda dell’utilizzo, più o meno recente che ne farai, puoi conservare lo zenzero in frigo o in congelatore. In frigo ti basterà metterlo in un sacchetto per alimenti. Senza privarlo della buccia, mettilo in un sacchetto richiudibile e fai uscire più aria possibile prima di sigillarlo. Se hai pelato lo zenzero di recente puoi conservarlo immerso in una bevanda alcolica. Mettilo in un barattolo di vetro o in un contenitore per alimenti e sommergilo con un liquore, un distillato o un liquido con un'acidità elevata.

Per la conservazione in congelatore, avvolgi lo zenzero nella pellicola per alimenti e mettilo in un sacchetto chiuso. Senza privarlo della buccia, avvolgilo con la pellicola per isolarlo dall'aria. Usalo entro qualche mese e ricorda che quando è congelato, puoi grattugiarlo con estrema facilità.
Un’altra tecnica di conservazione è il sottovuoto, andrà bene sia per la conservazione successiva in frigorifero o in congelatore.

Francesco Scuderi

S&M