La nascita di questo piatto risale alla dominazione nel sud Italia da parte degli arabi, i quali avevano l'abitudine di mettere un pochino di riso con zafferano nel palmo della mano, farne una pallina e condirla con carne d'agnello. Negli anni la ricetta ha subito numerose influenze tanto che la parte croccante esterna, arriverà nel 1200 grazie a Federico II.
L'eterno dilemma della cucina. Il nome della pietanza deriva dal fatto che la forma ricorda il frutto di cui la Sicilia abbonda: l'arancia. La distinzione è data dal fatto che a Catania il frutto viene usato al maschile e quindi 'arancio', mentre nella Sicilia occidentale al femminile: 'arancia'. Qual è quindi quello corretto? Beh, con una palermitana doc nel team non abbiamo dubbi: per noi, sarà sempre arancinA!
Andiamo a scoprire quindi la ricetta per un'arancina rivisitata.
Per 18/20 arancine avrai bisogno di:
1 kg di Riso Roma di Acqua e Sole
zafferano
brodo granulare vegetale BIO di Well Alimentare Italiana
passata di pomodoro di SalemiPina per il ragù
acqua
burro
sale q.b.
pepe q.b.
pangrattato q.b.
olio di semi
Metti sul fuoco una pentola piena d'acqua, appena quest'ultima bolle, aggiungi lo zafferano, il brodo granulare e versa il riso. Fai bollire per 5 minuti, copri la pentola con un coperchio, spegni il fuoco e attendi finchè il riso non avrà completamente assorbito l'acqua. A questo punto aggiungi un bel pezzo di burro e lascia raffreddare. Nel frattempo, prepara il ragù con la passata di pomodoro. Continua a cuocere finchè il sugo si sarà bene addensato; aggiusta, infine, di sale e pepe. A questo punto inizia a comporre le arancine: con le mani umide prendi una manciata di riso, schiacciala sul palmo e adagia al centrouna cucchiaiata di ragù. Forma una palla di circa 7/8 cm di diametro. Una volta appallottolato tutto il riso, passa le arancine nel pangrattato e friggile in abbondante olio di semi, che deve essere già molto caldo, fino a completa doratura.
Per apprezzare a pieno questa prelibatezza ed esaltare tutti i suoi profumi e le sue consistenze, ti consiglio di stappare un'ottima birra strutturata e dalle note agrumate come la IPA di Ca' Verzini.
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