In occasione dell’Italian Cuisine in the World Forum che si è tenuto a Rassina, in Toscana, nelle prime settimane di giugno, la Cucina Italiana ha chiesto all’Unesco di essere inserita nel Patrimonio dell’Umanità come bene immateriale. La Dieta Mediterranea è già Patrimonio dell’Unesco, ma questa volta si è alzato il tiro, con 300 chef italiani che lavorano in tutto il mondo a sottoscrivere ufficialmente la richiesta. Sia nel primo che nel secondo caso, comunque a farne da padrona incontrastata è la pasta!
Sì, quell’impasto di semola di grano duro e acqua che è nato dalla genialità semplice di mugnai siciliani e ripresa successivamente dalle antiche famiglie di Gragnano in Campania. Sì, proprio Gragnano, un paese le cui strade sono state disegnate in modo da diventare dei veri e propri essiccatoi naturali per esporre la pasta al vento marino del Golfo di Napoli.
Tra i vari primi piatti, quelli che abbiamo scelto per rappresentare la lunga tradizione e storia della cucina italiana, sono, la classica pasta con pomodoro e basilico, cacio e pepe, e tonno e origano.
Cos’è che fa la differenza? La pasta che si usa certamente, la sua qualità, la sua forma, ma soprattutto la materia prima. Ma per questo ci siamo anche noi di Spaghetti & mandolino che cerchiamo in tutti i modi di aiutarvi nella scelta.
Partiamo dalla mitica pasta con pomodoro e basilico. Innanzitutto che pomodoro? Beh il re dei pomodorini: il Piennolo del Vesuvio DOP, sia in passata che in pacchetella. Saltato in padella con delle foglie freschissime di basilico e un goccio di olio extravergine di oliva del mediterraneo. Sapori e profumi così italiani, ineluttabili, da carpire la piacevolezza e la passione di tutti i buongustai.
La cacio e pepe fa parte della più classica delle tradizioni della cucina romana antica. Un buon pezzo di pecorino mediamente piccante, anche un Pienza Rosso, che viene fuso con del latte e mescolato energicamente con del pepe di Sarawak. Una cremina che poi, saltata in padella con della pasta corta, lascia il meglio di sé al palato.
Infine il piatto per eccellenza della tradizione marinara del sud Italia dove si mattavano i tonni: tonno e origano è il top. Ma se usate una buona pasta corta, tipo penne rigate, non rovinatele con tonno in scatoletta di metallo. Abbiamo selezionato per voi un laboratorio artigianale siciliano, Mare dell'Etna, che lavora solo tonno alalunga e lo fa con un trattamento di qualità e una lavorazione completamente a mano. La cottura poi è tale da garantire ancora tutto il sapore e la freschezza della carne. Se l’origano poi lo trovate in rametti essiccati è meglio di quello nei vasetti di plastica. In tutti i piatti, meno con il cacio e pepe, usate olio extravergine di oliva di qualità italiano. A questo punto buon divertimento ai fornelli! E buona pasta a tutti!
Bernardo Pasquali
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