I Mezzi Paccheri del Mulino di Gragnano sono un formato di pasta tipico campano, riproposto dal Mulino di Gragnano nella sua versione classica di semola di grano duro.
È un formato di pasta corto di forma cilindrica, liscio e piuttosto grande.
I paccheri erano un tipo di pasta che veniva consumato per lo più dai “lazzaroni”, cioè gli appartenenti alle fasce più disagiate della società; bastavano infatti pochi paccheri per riempire il piatto. In dialetto napoletano il pacchero è uno schiaffone; questo tipo di pasta, dalla dimensione grossa, quando viene versato nel piatto fa rumore molto simile al suono di una “pacca”. Il nome deriva dal greco e indica una "mano piena" o una "pacca" (uno schiaffone) a mano aperta.
La produzione dei paccheri è molto semplice. Il pastificio Il Mulino di Gragnano seleziona il miglior grano pugliese e utilizza solo acqua pura del Monte Faito.
Strumento essenziale è la trafila in bronzo, che assicura la porosità dei paccheri, caratteristica indispensabile per esaltare i sapori del piatto. L'essiccazione, lenta e a basse temperature, preserva le caratteristiche del grano, garantendo ai paccheri sapore e tenuta della cottura.
Ricetta tradizionale sono i mezzi paccheri a "cap' e mbrell". Sono un piatto tipico napoletano, anche se meno conosciuto rispetto ad altri primi piatti campani. Cap' e mbrell è un modo di dire che viene usato per indicare persone che agiscono senza una logica; in questo piatto sembra infatti che gli ingredienti vengano accostati senza un criterio, oltre al fatto che è un piatto estremamente facile che non richiede particolari doti culinarie. Se volete provarlo vi basteranno funghi, panna liquida e parmigiano.
Nel caso in cui voleste un sugo più elaborato, i mezzi paccheri del Mulino di Gragnano si prestano bene a tutti i sughi più sostanziosi: ragù di carne o di pesce verranno esaltati da questo formato, estremamente versatile e ottimo anche per creare timballi.
€ 4,40
per 500g
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