Il boom del Gin Tonic, oggi, conquista una moltitudine di consumatori in tutto il mondo. Ma lo sapete che il Gin proviene dall’Olanda? La parola gin deriva da una parola fiamminga: “genever”. Descrive il prodotto principale di cui si compone il Gin, ovvero, il ginepro. Fu il medico olandese Dr.Sylvious de Boive che lo estrasse per la prima volta dall’olio delle bacche di ginepro. Serviva come farmaco per trattare disparati disturbi ed arrivò in Inghilterra grazie a William of Orange nel 1688, che prese con sé dello spirito e lo replicò oltremanica. Iniziò in questo modo la leggenda di questo alcolico così amato e ricercato.
Oggi sono moltissime le distillerie che lo producono anche se le migliori rimangono sempre quelle in suolo londinese. Parte proprio dalla capitale inglese la rivoluzione del London Dry Gin, un prodotto elegante e raffinato, pulito, da processi di distillazione con prodotti botanici aggiunti durante la distillazione che li rendono più aromatici e floreali.
Non può esserci il Gin se non si abbina ad una acqua tonica di qualità. Il Gin Tonic è la somma di un quarto di Gin e tre quarti di acqua tonica. Si pensi che l’acqua tonica nasce nel 1747 grazie al chirurgo britannico James Lind, il quale realizzò un esperimento sui marinai a bordo di una nave della Royal Navy. Siccome la mancanza di Vitamina C causava in molti marinai lo scorbuto, egli decise di far mangiare ogni giorno un lime per risolvere la mancanza. Fu la salvezza degli equipaggi.
Inoltre per evitare la malaria si utilizzava un estratto della corteccia di china, il chinino. Nacque così l’acqua tonica che serviva al posto dell’acqua contaminata dopo i lunghi viaggi. Ed ecco quindi iniziare l’uso del Gin con dell’acqua addizionata di chinino e una fetta di lime. Il moderno tonic a cui si aggiunge il Gin.
Oggi i Gin lovers sono sempre di più e in Italia è vero e proprio boom. La crescita del Gin, secondo il report della Wine and Spirit trade Association, è a doppia cifra. +23% nel Regno Unito, nel 2017. La esportazione di Gin inglese in Europa è cresciuta del 16%. La Spagna la fa da padrona assoluta. IL mercato spagnolo, infatti, vale da solo quanto quello di Germania, Belgio, Italia, Francia e Grecia. Si pensi che il Gin in Inghilterra ha battuto la birra come entrate fiscali.
Si tratta di un distillato secco prodotto dalla distillazione di una miscela fermentata ottenuta da frumento e orzo e la partecipazione di spezie, erbe officinali, bacche di ginepro, piante e radici. L’insieme di tutti questi elementi si chiama botanicals.
La ricetta del Gin Tonic non è mai cambiata, sin dai suoi inizi, nel lontano 1747. A 400 ml di Gin si aggiungono 100 ml di acqua tonica, 1 fetta di limone, del ghiaccio. Poi si possono mettere opzionali 2 fette di cetriolo o 2 gocce di angostura. Colma un bicchiere highball di ghiaccio, versa il gin, riempi con acqua tonica e spremi uno spicchio di limone, poi guarnisci il bicchiere con un'altra fetta di limone.
Il Gin Tonic rappresenta sempre più un distillato da usare in maniera alternativa al solito fine pasto. Invece ormai anche gli chef lo stanno usando a tutto pasto e addirittura il Gin compare come ingrediente in molti piatti gourmet. Tra gli alimenti con cui il Gin sta trovando grande spazio di abbinamento c’è sicuramente il mondo dei formaggi. In particolare quello degli erborinati e degli affinati.
Il re degli abbinamenti caseari che ti possiamo proporre è senza dubbio il Blu Gins de La Casearia Carpenedo, una creazione gourmet che puoi trovare anche nel nostro carnet del cacio. Un formaggio erborinato di alta qualità, affinato nel Roby Marton Gin, l’esaltazione della cremosità in un concentrato di sensazioni aromatiche tipiche del Gin.
Un altro grande formaggio che si abbina molto bene ad un gin tonic è sicuramente lo Zenzerito, un formaggio erborinato che proviene dalla creatività e dalla tecnica di affinamento di Giuseppe Bernardinelli, nella sua cantina di affinamento di Sapori del Portico in Valpolicella. Un formaggio trilattico (vaccino, ovino, caprino) affinato con Zenzero, Lime e Pepe rosso. Per questo formaggio è meglio usare un gin aromatico London Dry con della tonica al pimento.
Vi consigliamo infine un formaggio affinato al rosmarino e la salvia come ad esempio il Cimbro di Corrado Benedetti che rimane per sei mesi a contatto con foglie e rametti di rosmarino e salvia appunto e ne acquisisce tutta la sua aromaticità.
Molte sono le possibilità di abbinamento dei formaggi con il gin tonic e molti altri piatti della tradizione italiana, come la pasta nelle sue molte variabili anche le più estive e fresche, con il tartufo, il Prosciutto di Parma DOP, il Parmigiano Reggiano DOP stagionato, con lo speck affumicato, con appetizers sfiziosi. È un modo nuovo di concepire la cucina. Un po’ più mixology, un po’ più contemporanea e visionaria.
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