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Vamos descobrir a marca Panizzi: aqui está nossa entrevista

Panizzi è un’azienda che produce vini di terroir e di grande invecchiamento seguendo due importanti linee guida: l’identità e la qualità.
Nasce nel 1989 da Giovanni Panizzi che la portò fin dagli inizi tra le aziende produttive più prestigiose del territorio di San Gimignano. Panizzi è riconosciuto come leader per lo stile moderno e la qualità iconica della produzione di Vernaccia di San Gimignano.

La ricerca e la sperimentazione in vigneto ed in cantina sono i pilastri della filosofia produttiva dell’azienda. La cantina Panizzi, infatti, fu la prima cantina a valorizzare con notevole successo l’affinamento in barrique della Vernaccia in purezza, proponendo un modello fondato su una produzione di altissima qualità e di ricerca continua attraverso una viticoltura rispettosa e rigorosa dell’identità del territorio, consentendo a questo vitigno di rivelare le sue grandi peculiarità e caratteristiche.
La cantina Panizzi si trova appena fuori alle mura di San Gimignano con una proprietà di 60 ettari di vigneto. Annualmente produce 200.000 bottiglie integralmente provenienti dai suoi vigneti.

La passione, l’investimento di grandi risorse e il miglioramento del modello produttivo negli anni hanno definito nuovi ed elevati standard qualitativi, con un’attenzione prioritaria per ogni vigneto e singolo appezzamento, esaltandone le caratteristiche.

A noi piacciono queste realtà, questi produttori di prelibatezze uniche, certificate e pluripremiate: sono dei veri e propri tesori incastonati nella nostra Penisola tra mari e monti e nelle vie più sperdute di borghi e campagne. Noi non ci soffermiamo a vivere solo i loro prodotti, ma vogliamo scoprire più da vicino i protagonisti di questo brand. Ecco perché abbiamo mandato alcune domande a chi gestisce la comunicazione con noi.

Resta con noi a conoscere Panizzi: leggi le risposte!
 

  • Con chi stiamo parlando?
    Sono Camelia Lazar, la responsabile commerciale Panizzi.
     
  • L’azienda è a conduzione familiare? Da quante generazioni e da che anno esattamente?
    Un’azienda a conduzione della famiglia di Simone Niccolai, imprenditore originario di San Gimignano. Panizzi nasce dalle ricerche intraprese da Giovanni Panizzi, che alla fine degli anni ’80, a seguito di una grande intuizione, ha determinato un importante passaggio enologico a San Gimignano.
    Dal 2005 Giovanni Panizzi, pur rimanendo alla guida dell’azienda, passa il testimone della proprietà alla famiglia Niccolai in cui trova la condivisione di intenti, strategia e determinazione di rimanere ancorati al pensiero originario.
    Oggi l’azienda è guidata da Simone Niccolai, dopo la scomparsa nel 2010 di Giovanni Panizzi, che ne prosegue l’approccio progressista.
     
  • In che anno è nata l’azienda e chi è stato il fondatore? Qual è stata la formazione del fondatore o qual è il ramo lavorativo e professionale da cui proveniva se diverso dall’attuale?
    Bergamasco di origine e commercialista di professione, Giovanni Panizzi frequenta la Toscana per vacanza, poi nel 1979 acquista il Podere Santa Margherita, appena fuori delle mura di San Gimignano, zona sud-ovest rispetto all’ingresso da Porta San Giovanni. Il podere ha anche un paio di ettari vitati, dai quali Gianni produce all’inizio del vino per sé e per gli amici.
     
  • Qual è il vero motivo o il fatto scatenante che sta dietro alla nascita di questa azienda e quando è avvenuto?
    Vernaccia di San Gimignano ha una storia di oltre 800 anni ed una tradizione strettamente legata al territorio che risale al 1200. Vernaccia è la prima DOC italiana e dal 1966 fu subito riconosciuta anche la menzione riserva. Che poi negli anni l’immagine del bianco toscano per eccellenza abbia perso di brillantezza è da imputare a interpretazioni dettate dalle mode del momento e poco lungimiranti. Giovanni Panizzi è dall’inizio uno dei principali attori e promotori di un cambiamento verso la qualità, l’unicità del vitigno e del territorio.
     
  • Qual è il vostro rapporto con la terra d’origine e la sua tipicità? E perché le volete raccontare con i vostri prodotti?
    San Gimignano rimane l’enclave bianchista per eccellenza nel cuore della Toscana. 
    Vernaccia di San Gimignano ha il lignaggio per reclamare un ruolo di primo piano tra i vini grandi della Toscana, forte non solo di una storia, ma anche di una prospettiva: la sua straordinaria capacità di invecchiamento.
     
  • Qual è stato il primo prodotto che avete creato?
    Nel 1989 arriva la prima vera vendemmia, commercializzata dall’anno successivo, in collaborazione con Salvatore Maule, allora enologo dell’azienda. Sulle bottiglie già dalla prima uscita l’etichetta inconfondibile: stile e avanguardia oggi come allora. Dagli anni 2000 arrivano i primi importanti riconoscimenti ai prodotti di Panizzi e la critica torna a guardare con attenzione la denominazione e le potenzialità di evoluzione nel tempo di questi bianchi.
     
  • Qual è il prodotto che oggi, invece, ritenete “di punta”?
    Panizzi è riconosciuto come leader per lo stile moderno e qualità iconica della produzione di Vernaccia di San Gimignano. Siamo guidati, con molta determinazione e senza compromessi, da due importanti linee guida: l’identità e la qualità. La nostra missione è creare vini di terroir ma anche da grande invecchiamento.
     
  • E qual è il prodotto che nell’intera storia dell’azienda ha portato con sé maggiormente il cuore pulsante, la filosofia e l’anima dell’azienda stessa?
    La Vernaccia Riserva Panizzi rimane vino quintessenziale Panizzi e prevede per la sua produzione cure molto particolari. La Riserva è nostro banco di prova per la dimostrazione della capacità di questo vino di sfidare il tempo. Ogni nuova annata è introdotta sul mercato nel quinto anno successivo alla vendemmia. La Vernaccia Riserva nasce dalla visione di un vino bianco di spessore, longevo e fortemente territoriale alla pari di un grande rosso Toscano.
     
  • Parliamo di oggi: quanto si è ingrandita l’azienda dal giorno della sua nascita? Possiamo avere qualche numero?
    Sotto la guida di Simone Niccolai, che ha potenziato la superficie a vigneto, ha ampliato la gamma dei vini e ha aggiunto i servizi di agriturismo, oggi Panizzi ha in proprietà 60 ha di vigneto: 4 nella zona di produzione di San Gimignano; Il Podere Santa Margherita, Larniano, Montagnana e Lazzaretto, ognuna con il suo terreno distintivo, una gamma di prospetti ed esposizioni. In più, un vigneto di 8 ha - Pian delle Querce a Seggiano - alle pendici di Mont Amiata. Al centro della produzione Panizzi c'è la Vernaccia di San Gimignano, alla quale un'attenzione altrettanto importante è rivolta al Sangiovese, al Cabernet Sauvignon, al Merlot e al Pinot Nero. Stiamo testando su Mont Amiata Traminer, Semillon e Sauvignon Blanc.
     
  • In questo momento: più tradizione o più innovazione?
    Il modello di produzione Panizzi è basato su una produzione di altissima qualità e ricerca continua attraverso la viticoltura sostenibile e rispettosa dell'identità del territorio che ha portato ai risultati innovativi ed esclusivi non solo sulla Vernaccia di San Gimignano, ma anche sui vitigni rossi, come Sangiovese e Pinot Nero, dando vita ai vini rossi di altissimo profilo, fortemente identitari del territorio sangimignanese e uniti dalla medesima filosofia di qualità.
     
  • Qual è stata l’evoluzione più importante dell’azienda per farla arrivare a quello che è oggi?
    La Vernaccia di San Gimignano Riserva ’98 Panizzi è premiata dalla Guida dei Vini d’Italia del Gambero Rosso con l’assegnazione dei 3 bicchieri: è la prima volta che una Vernaccia di San Gimignano ottiene questo ambito riconoscimento. Da questo momento Panizzi comincia a tracciare la strada verso ciò che è oggi la vernaccia di San Gimignano: un vino convincente, di spessore, longevo e fortemente territoriale.
     
  • Parlando invece del futuro: quale domani aspetterà l’azienda? C’è in programma qualche cambiamento o qualche nuovo processo evolutivo?
    La ricerca e la sperimentazione in vigneto ed in cantina sono i pilastri della nostra filosofia produttiva. Ci sono decisamente delle zone molto interessanti in Italia per la produzione del Pinot Nero. Noi crediamo che San Gimignano sia una di queste realtà e siamo pronti a dimostrarlo.
     
  • Avete in programma di creare nuovi prodotti?
    Sempre. L’innovazione è nel nostro DNA. Senza anticipare tanto, ci prepariamo per la presentazione ufficiale della prima annata (2019) della Selezione Pinot Nero Panizzi, un progetto realizzato sotto la guida di Alessandro Cellai, enologo consulente della Panizzi, insieme al direttore tecnico Panizzi, Walter Sovran.
     
  • Avendo puntato su Spaghetti & Mandolino, quanto è importante per voi la vendita online, qual è stato il vostro rapporto in passato con questo canale di vendita e come lo vedete nel futuro?
    Crediamo che la vendita online rappresenti un'opportunità molto importante. La possibilità di vendere online su varie piattaforme di successo, come la vostra, ci permette di raggiungere un pubblico molto più ampio che normalmente abbiamo come produttori di un’importante, ma piccola denominazione come è la Vernaccia di San Gimignano.
     
  • Valore: qual è stato, qual è oggi e quale sarà in futuro per la vostra azienda?
    Fare vino ci insegna ad essere pazienti e ad avere una visione a lungo termine. Rimaniamo fedeli all'idea originale, la nostra mission rimane la stessa, produrre vini di terroir con importanti capacità evolutive. La nostra ambizione è far conoscere nostri vini sul mercato estero e sicuramente mettere il focus su una nuova generazione dei wine-lovers che sono molto sensibili ai principi fondamentali della Panizzi: produzione di alta qualità e ricerca continua attraverso la viticoltura sostenibile, rispettosa dell'identità del territorio.
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